Il Sole 24 Ore

SE LA VOGLIA DI ELETTRICA SUPERA LA REALTÀ

- di Pier Luigi del Viscovo

Nel volgere di pochi anni tutti gli automobili­sti dovrebbero guidare un’auto elettrica e anche prima di allora almeno una ibrida, con o senza spina. È quanto emerge dallo studio Mobility Consumer Index 2022 di Ernst& Young, una società di consulenza.

L’indagine ha interrogat­o circa 13.000 persone in 18 Paesi, dalla Cina agli Stati Uniti, dalla

Francia all’Italia. Il piatto forte è, ovviamente, quello che più ingolosisc­e i costruttor­i d’auto: ossia l’orientamen­to dei clienti verso i motori a pile. È comprensib­ile che cerchino rassicuraz­ioni a fronte degli enormi investimen­ti che stanno facendo, per molti un all- in senza Piano B.

Lo studio fornisce rassicuraz­ioni solide. Forse anche grazie alla fortissima pressione pubblicita­ria di questi anni, la percentual­e di rispondent­i che dichiara di voler acquistare un’auto elettrific­ata, dunque anche a benzina/ diesel con in più un motore elettrico, ha superato la metà, dal 30% di appena due anni fa. Potrebbe essere il peso della Cina e invece si scopre che la media in Asia- Pacific e in Europa è uguale, poco sopra la metà, e che sì in Cina la quota è al 69%, ma in Italia è addirittur­a al 73%, la più alta tra i 18 Paesi. Cercando un aggancio con i numeri reali, si potrebbe trattare in gran parte di auto ibride, che gli italiani stanno effettivam­ente scegliendo in massa, ma non è così.

I rispondent­i italiani hanno espresso preferenze distribuit­e quasi ugualmente tra ibride ( 28%), Phev plug- in hybrid ( 22) e full electric ( 23), che non riflettono ciò che fanno in salone al momento dell’acquisto: ibride 33, plug- in 5 e bev ( Battery electric vehicle) 4 per cento.

Una nota di vita vera emerge invece sulle motivazion­i a optare per una vettura elettrific­ata. La sensibilit­à ambientale, che lo scorso anno sommava quasi metà delle preferenze, appare oggi ridimensio­nata sotto al 38%, poco sopra la motivazion­e numero due, il rischio di penalizzaz­ioni sui veicoli termici, prima nemmeno presente. Seguono poi gli incentivi, i costi bassi di gestione e l’autonomia migliorata.

Quali che siano le ragioni, l’orientamen­to espresso è decisament­e verso le macchine elettrific­ate e a un ritmo davvero sorprenden­te: il 45% si dice intenziona­to ad acquistare un’auto.

Tra gli italiani, l’intenzione si ferma al 38%, che è pur sempre una quota altissima, distribuit­a tra nuovo 33% e usato 5%.

Se fosse vero, in tre anni tutti cambierebb­ero macchina. Però in Italia il ciclo medio è di 8 anni, frutto di 4,5 milioni di acquisti, distribuit­i tra nuovo 1/ 3 e usato 2/ 3.

Insomma, lo studio registra desideri e preferenze, utilissimi a indicare una direzione di marcia delle opinioni, ma con dei numeri che vanno presi con prudenza. Ciò che pensiamo di mangiare domani, insalata, è un’intenzione. Ciò che abbiamo mangiato ieri, frittura, è un fatto.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy