C5 Aircross cambia volto e c’è più hi tech
Test Drive. Con l’aggiornamento di metà carriera il suv Citroën rilancia il ruolo da vettura familiare
Nessuna monovolume nel listino Citroen? La soluzione si chiama C5 Aircross. Dopo l’uscita di scena della C4 Space tourer, il marchio transalpino punta sul rinnovato suv per offrire una soluzione a chi cerca un modello caratterizzato dall’elevata capacità di carico ma con dimensioni esterne adatte anche al traffico urbano. Se modelli come la Citroën Spacetourer assicurano grande spazio a bordo ma strizzano l’occhio a misure e tipologia di guida da veicolo commerciale, la C5 Aircross è la risposta agli amanti delle monovolume cittadine. Centimetri e litri confermano questa affermazione, come confermato dai 450 cm di lunghezza abbinati ad una capacità di carico a partire da 460 litri ed espandibile fino a 600 ed ampliabili fino a 720 sulle versioni non ibride. Esteticamente il restyling si nota per i proiettori anteriori e posteriori a led dal nuovo disegno, paraurti dalle linee più tese e cerchi in lega inediti. Non cambiamo rispetto al passato le motorizzazioni disponibili, partendo dal 1.2 a benzina tre cilindri da 151 cv, al diesel 1.5 pari potenza e al 1.6 plug- in hybrid protagonista della nostra prova da 224 cv complessivi.
A bordo arriva una plancia rivista con strumentazione digitale da 12.3”, nuovo schermo touch da 10”, rivestimenti aggiornati, plastiche riviste e sistema di infotainment con Apple CarPlay e Android Auto. Tutto questa dalla versione Feel Pack, perché l’allestimento entry level Live ( a partire da circa 30mila euro per la 1.2 benzina e oltre 31 euro per la diesel) monta la vecchia plancia con strumentazione analogica e schermo da 8”.
Se qualche critica va rivolta al sistema di intrattenimento, dalle poche funzioni disponibili fino agli scomodi tasti a sfioramento, i punti di forza sono legati al comfort di bordo e ai centimetri a disposizione per passeggeri e bagagli. Oltre al lungo elenco di vani portaoggetti sparsi nell’abitacolo, i sedili posteriori scorrevoli sono grado di far guadagnare 140 litri arrivando appunto a 600 o 720 litri. Importante sottolineare come i 120 litri mancanti sulla ibrida sono legati all’assenza del doppio fondo, limitato ad un piccolo vano da 10 litri studiato però per riporre i cavi di ricarica.
Alla guida la Citroën C5 Aircross rispetta le aspettative, ovvero quelle di essere un comodo suv adatto ai lunghi viaggi e al tempo stesso in grado di trovare parcheggio tra le strette via della Costa Azzurra. Tutto parte dai sedili Advanced Comfort, di serie dalla Feel Pack e realizzati con un secondo strato superiore di imbottitura più morbido. Promossa a pieni voti l’insonorizzazione generale, grazie anche alla presenza dei vetri stratificati presenti sulla versione Shine provata. Tra le curve alle spalle di Nizza apprezziamo il buon equilibrio generale, garantito dal corretto settaggio di ammortizzatori e sterzo; nessuna velleità sportiva ma anche alzando il ritmo la C5 Aircross mostra un fisiologico rollio iniziale per poi seguire la traiettoria impostata. Giudizi più che positivi per il cambio automatico a 8 rapporti, in materia di fluidità di cambiata, mentre il pedale del freno non ci ha convinto per la corsa troppa lunga e per lo “scalino” quando si passa dalla frenata rigenerativa a quella collegata alle pastiglie.
Viaggiando a batteria completamente carica, con una capacità di 13,2 kWh, si possono percorrere fino a 55 km in elettrico puro con una velocità massima di 135 km/ h. Sul fronte delle prestazioni complessive, il suv francese raggiunge i 225 km/ h copre lo o/ 100 km/ h in 8,9”. Alla voce consumi, secondo omologazione Wltp, si registrano 78,6 km/ l. Passando ai prezzi della vettura provata, la ricca e completa versione Shine Pack comporta un esborso di oltre 47mila euro.