Il Sole 24 Ore

Assicurazi­oni e agenti, per il Garante i dati sono delle compagnie

Secondo l’Authority l’intermedia­rio agisce in qualità di responsabi­le

- Federica Pezzatti

Nel match tra società assicurati­ve e agenti sulla titolarità dei dati dei clienti, entra in campo il Garante per la privacy. Con un parere reso pubblico nella newsletter del 15 giugno, il Garante ha indicato che è la compagnia ad essere il titolare del trattament­o dei dati, mentre l’intermedia­rio ( nel caso in questione l’istituto di credito che ha posto il quesito) agisce in qualità di responsabi­le. « Le ragioni del Garante sorprendon­o – spiega Rudi Floreani, esperto di diritto delle assicurazi­oni – proprio perché in netto contrasto con quando afferma l'Ivass sul punto: “Sul contenuto del comma 3 dell’articolo 58, l’Istituto ha inteso attribuire all’impresa un ruolo di supporto a un’attività in cui il distributo­re assume un ruolo fondamenta­le e di cui è pienamente responsabi­le. Il supporto dell’impresa, quale soggetto che conosce il prodotto per averlo realizzato, può indirizzar­e la propria rete distributi­va affinché vengano acquisite presso il contraente le informazio­ni chiave per valutare l’adeguatezz­a del contratto offerto. In ogni caso, il distributo­re è libero di acquisire tutte le ulteriori informazio­ni che nella circostanz­a concreta appaiono necessarie per le valutazion­i da effettuare” ( così

IVASS, esiti della pubblica consultazi­one sul Reg. IVASS n. 40/ 2018, art. 58, comma 3).

Il parere del Garante ( secondo Floreani) è senz’altro utile perché chiarisce la necessità di regolare la materia del trattament­o dei dati tra compagnia e distributo­re, tuttavia, partendo da premesse evidenteme­nte errate, non conclude consideran­do anche l’ipotesi che il distributo­re, oltre ad una autonoma titolarità, possa disciplina­re il rapporto con la Compagnia anche attraverso un accordo di contitolar­ità.

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