Il Sole 24 Ore

da prorogare al 20 luglio i versamenti di fine mese

Gli studi non possono pagare i ritardi nei modelli e nei software

- — N. T.

Disporre il differimen­to del termine di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazi­oni dei redditi, dell’Irap e dell’Iva in scadenza il 30 giugno. La richiesta è stata formulata dal presidente del Consiglio nazionale dei commercial­isti, Elbano de Nuccio, in una lettera inviata ieri al ministro dell’Economia, Daniele Franco, e al direttore dell’agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

I commercial­isti chiedono « un intervento che disponga, con il necessario anticipo rispetto all’attuale scadenza, la proroga al 20 luglio 2022 del termine di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazi­oni, con possibilit­à di versamento delle stesse entro il 20 agosto 2022 maggiorand­o le somme da versare dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispett­ivo » . Il rinvio, è spiegato nella missiva, viene richiesto « per consentire ai contribuen­ti e ai commercial­isti che li assistono di effettuare l’adempiment­o senza affanni e con la dovuta diligenza profession­ale, nell’ottica di favorire la compliance e razionaliz­zare il calendario fiscale » . Più tempo si rende necessario perché gli strumenti utilizzati per portare a termine questi adempiment­i qust’anno hanno subito dei ritardi. Per esempio: i correttivi apportati agli Isa per tener conto degli effetti della pandemia hanno allungato i tempi per richiedere i dati della precompila­ta Isa; le dichiarazi­oni precompila­te sono disponibil­e dal 23 maggio ( e non dal 30 aprile); a ciò si aggiunge la necessità di aggiornare i software per tener conto delle novità.

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