Lavoro, post pandemia il 55% degli italiani vuole cambiarlo
Dopo la pandemia, e con la ripresa degli ultimi mesi , gli italiani puntano ad un lavoro « più compatibile con le esigenze della vita privata, più appagante sotto il profilo della crescita personale ed economica » e, in molti casi, « diverso da quello attuale » : complessivamente, « oltre il 55% » vorrebbe, infatti, una nuova occupazione. Lo si legge nell’indagine effettuata nella prima metà del mese di giugno dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro, in collaborazione con Swg, basata sulle risposte di 1.085 addetti, da cui emerge una « grande voglia di transizione » professionale, nel nostro Paese. Nel dettaglio, si legge nel dossier, « il 5,5% degli interpellati ha cambiato occupazione negli ultimi due anni » , percentuale cui si aggiunge un « 14,4% che sta cercando attivamente » altre occasioni di impiego. E, poi, c’è “un 35,1%” che, « pur non avendo messo in pratica alcuna azione concreta » , indica di desiderare nuove opportunità lavorative. Solo il 38% dei connazionali si reputa « altamente soddisfatto » mentre per il 61% lo smart working ha cambiato il lavoro.