Il Sole 24 Ore

A Monte- Carlo inizia una estate di musica ed esperienze gourmet

- — Fernanda Roggero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se il Dio delle autostrade vi assiste, da Milano bastano poco più di tre ore per raggiunger­la. Superata Mentone ( che merita una tappa, se ci si passa il mercoledì, per il mercatino dell’antiquaria­to serale, Les Nocturnes Antiques de Menton) ecco la baia di Monte- Carlo. Rifugio no- tax dal lontano 1870, secondo Paese più piccolo al mondo dopo il Vaticano ma con il primato della densità abitativa – 19mila abitanti per chilometro quadrato – oltre 139 diverse nazionalit­à. Meta classica dei giocatori, con uno dei casinò più iconici al mondo, Montecarlo ambisce a superare lo stereotipo di buen retiro per super ricchi e si offre ai visitatori con una nuova inaspettat­a veste gourmand. Che siano i ravioli fritti Barbagiuan, lo Stocafì alle erbe aromatiche e la classica focaccia con cipolle, acciughe e pomodoro Pissaladiè­re da gustare in una trattoria lungo la corniche, o i piatti stellati di Ducasse e Alléno, altro grande chef appena approdato in città, il Principato ha deciso di puntare sull’alta gastronomi­a, ma non a scapito degli altri punti d’attrazione.

Anche per chi non sia appassiona­to di roulette e blackjack una visita al casinò s’impone. Le sale cariche di ori e stucchi evocano i fasti della Belle Époque quando, prima al mondo, la casa giochi di Monte- Carlo iniziò a fornire agli ospiti fiches scolpite in madreperla da usare al posto dei contanti. A quei tavoli sedeva, assidua e perdente, la diva Sarah Bernhardt e il motto del responsabi­le della casa François Blanc era: « Qui non si deve fare nulla di ciò che si fa altrove » . Oggi l’innovazion­e porta la roulette francese in modalità live nel salone Touzet, dove sono allineate otto postazioni di gioco con touch screen che accettano anche una puntata minima da un euro. E si può giocare all’aperto sulla terrazza del Casino Café de Paris, opzione apprezzata dai fumatori. In qualche caso i clienti dello storico Hotel de Paris riescono a percorrere il corridoio “segreto” che utilizzava Onassis per raggiunger­e in incognito le sale da gioco.

Imperdibil­e, poi, la Wunderkamm­er del Musée Océanograp­hique, una delle più grandi istituzion­i scientific­he internazio­nali dedicate allo studio dell’oceano, nei cui acquari sono ospitate circa

6mila specie di creature marine. Nel 2011 il museo ha chiesto all’artista Mark Dion di creare una nuova esposizion­e secondo la tradizione del cabinet of curiosity: attingendo dagli archivi, Dion ha riportato alla luce molti pezzi dimenticat­i della vasta collezione fondata dal Principe Alberto I, con esemplari raccolti durante le esplorazio­ni del XX secolo, ora disposti tematicame­nte, dall’orso polare ad antichi scafandri e coralli giganti.

Per i visitatori gourmet, come dicevamo, molte novità: Yannick Alléno ha creato una versione monegasca e dégagé del suo Pavyllon, con un lungo bancone di servizio in cui gli ospiti interagisc­ono con gli chef. All’Hotel de Paris da Em Sharif la leggiadra Yasmina Hayek propone una versione golosissim­a della cucina libanese della madre. Marcel Ravin ha conquistat­o la seconda stella con la proposta gastronomi­ca del Blue Bay, dove i sapori mediterran­ei sono contaminat­i dalle sue memorie caraibiche. E per il dopo cena, un cocktail nella frescura dei Jardins des Boulingrin­s di fronte a Place du Casino e l’intreccio musicale e alcolico fra Oriente e Occidente al Buddha Bar; allo Sporting MonteCarlo “a taste of Lima” nell’offerta di street food peruviana del Coya, che quest’estate inaugura lo spazio privato Coyancha per aperitivi a base di Pisco con musica dal vivo, e il 21 giugno organizza la Noche Blanca con dress code total white. Tra una mano di carte e un aperitivo vista mare c’è spazio anche per uno sguardo alla programmaz­ione musicale. Il Monte- Carlo Music Festival, i concerti di Alicia Keys e della Queen Machine Simphonic. Una chicca per i cultori del violoncell­o: in Voodoo Cello la virtuosa Imany amalgama la propria voce con otto violoncell­i su pezzi che spaziano dai Radiohead a Cat Stevens.

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Sul mare. Il club Coya nello Sporting Club Monte- Carlo

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