Due scritti, un orale e zero mascherine: parte la maturità
Esami di Stato. In calendario oggi la riunione plenaria dei commissari. Da mercoledì 22 via alle prove con il tema di italiano per 539mila maturandi tra candidati interni ed esterni: il punteggio massimo è 100 ma 50 arrivano dal curriculum del triennio
Tutto pronto per la maturità 2022 che vede il ritorno delle due prove scritte e dell’orale e si avvicina così al modello pre- Covid. Il primo atto è in calendario oggi con le riunioni delle commissioni, da mercoledì 22 alle 8.30 via alla prova d’italiano. Il 23 tocca allo scritto sulla materia d’indirizzo. Per andare incontro agli studenti è previsto che il 50% del voto arrivi dall’esame e l’altro 50 dal curriculum. Altra novità la mascherina solo raccomandata.
L’ultima decisione sulla maturità 2022 è arrivata mercoledì scorso con la cancellazione, allo stesso modo della terza media, dell’obbligo di indossare la mascherina. Per i 539mila diplomandi i dispositivi di protezione saranno solo raccomandati se manca il metro di distanza. Per il resto l’impianto del terzo esame di Stato dell’era Covid è quello previsto dall’ordinanza ministeriale del 14 marzo scorso. E vede il ritorno dei due scritti - dopo l’esperienza solo orale del 2020 e l’abbinata tesina- orale del 2021 - accanto al colloquio nel nome di quella normalità ritrovata citata più volte dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Con una differenza rilevante rispetto al pre- pandemia: l’intero pacchetto di prove peserà al massimo per il 50% ai fini della votazione finale; l’altro 50% arriverà dal curriculum scolastico dell’ultimo triennio, al posto del 60- 40 previsto 12 mesi fa. Immutata invece la conformazione delle commissioni che saranno formate esclusivamente, come nel biennio precedente, da membri interni più il solo presidente esterno. Un altro piccolo vantaggio che il titolare di viale Trastevere ha voluto lasciare agli studenti dopo le proteste di piazza dei mesi scorsi.
l’esame e i due scritti
Il primo atto formale dell’esame è atteso per oggi con la riunione plenaria dei commissari. Ma il via vero e proprio è in calendario per mercoledì 22 giugno, alle 8.30, con lo scritto d’italiano ( nazionale, cioè uguale per tutti). A sedersi tra i banchi, stando ai numeri del ministero dell’Istruzione, saranno i 539.678 alunni di quinta superiore ammessi alle prove. Di questi 522.873 sono candidati interni ( 92.828 provenienti dagli istituti professionali, 167.718 dai tecnici e 262.327 dai licei) e 16.805 invece i privatisti. E anche stavolta l’ ammissione è stata pressoché integrale. Una volta aperto il plico telematico saranno note le sette tracce in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico, sulla base di tre diverse tipologie tra cui scegliere: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo- argomentativo su tematiche di attualità. Gli alunni avranno sei ore per portare a termine il compito. In quella sede verranno rese note le tre tracce messe a punto dalla commissione per la seconda prova sulla materia d’indirizzo in calendario il giorno dopo, giovedì 23, e ne verrà sorteggiata una. Al classico è stata indicata lingua e cultura latina, matematica allo scientifico, economia aziendale all’istituto tecnico, settore economico, Indirizzo « Amministrazione, finanza e marketing » , igiene e cultura medico- sanitaria all’istituto professionale, Settore Servizi, Indirizzo « Servizi socio- sanitari » , solo per fare qualche esempio.
Il colloquio
Il colloquio si apre con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione da sottoporre al candidato. Stiamo parlando di un testo ( brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera), un documento ( spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte, ma anche grafici, tabelle con dati significativi), un’esperienza, un progetto, un problema ( situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali). I maturandi dovranno anche analizzare criticamente, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi di scuola- lavoro ( che oggi si chiamano percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), mettendo in evidenza la significatività e la ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio o di lavoro post diploma. Durante il colloquio il candidato dovrà anche dimostrare di aver maturato le competenze di educazione civica come definite nel curricolo d’istituto e previste dalle attività declinate dal documento del consiglio di classe. È il presidente della commissione a curare l’equilibrata articolazione, la durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse.
‘ Esonero per gli studenti ucraini che non hanno raggiunto una conoscenza adeguata della nostra lingua
la valutazione
Nessuna particolare novità sul voto finale, che resta espresso in centesimi ( basterà 60 per essere maturi). Ma come ci si arriva? La valutazione del percorso formativo svolto dallo studente nell’ultimo triennio, il cosiddetto “credito scolastico”, peserà fino a 50 punti ( in luogo dei 40 previsti di norma). I punteggi delle prove scritte e del colloquio, per il restante 50, saranno così definiti: fino a un massimo di 15 punti per la prima prova scritta; fino a un massimo di 10 punti per il secondo scritto; fino a un massimo di 25 punti per il colloquio. La lode può essere assegnata a coloro che arrivano a 100 ( punteggio massimo previsto alle tre prove d’esame) senza aver fruito dei cinque punti di bonus, a condizione che il credito scolastico massimo sia stato assegnato allo scrutinio finale all’unanimità del consiglio di classe ( durante la riunione preliminare la sottocommissione definisce i criteri che permetteranno di motivare la lode).
Gli studenti ucraini
Regole speciali riguardano gli studenti ucraini fuggiti dalla guerra. Per loro è previsto l’esonero dalle prove a meno che non abbiano una conoscenza dell’italiano scritto e orale e un livello di apprendimento idonei a svolgerle. Chi non lo sosterrà riceverà un attestato del credito formativo da utilizzare l’anno prossimo, per ripetere la quinta superiore.