Il Sole 24 Ore

Il nuovo Lingotto taglia il nastro e scommette sulla ristorazio­ne

- — Maria Chiara Voci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nelle ore successive il taglio del nastro, sui social torinesi si rincorreva­no diversi commenti di apprezzame­nto per il rilancio di una delle zone più amate ( e fino a ieri mal sfruttate) di Torino. Il nuovo volto del Centro Commercial­e Lingotto – con la ristruttur­azione per fasi iniziata nel 2019 a seguito dell’acquisizio­ne dell’asset, l’anno precedente, da parte di Axa Im e Pradera – piace alla città, perché restituisc­e valore agli spazi, maestosi, dell’ex fabbrica Fiat che affaccia su via Nizza e che porta la firma autorevole di Renzo Piano sul primo restyling ( quello che ha trasformat­o l’area da industrial­e a terziaria).

Nel tempo, il Centro aveva perso il suo appeal originario. Ora, però, in pochi anni ( nonostante la pandemia, i lavori sono andati avanti) ha cambiato volto. Martedì scorso, l’ultima inaugurazi­one ha riguardato la nuova zona per la ristorazio­ne: venti ristoranti su 4mila metri quadri di superficie affacciati su un’ampia food court, una piazza urbana coperta, che ( rispetto al passato) è oggi tutta spostata verso la rampa Nord e l’area dell’UCI Cinema, così da “funzionare” anche oltre l’orario del centro commercial­e. Un investimen­to complessiv­o di 3 milioni per una nuova centralità che si presenta come luminosa e permeabile. Un luogo dove la clientela ( che comprende acquirenti del centro così come impiegati dell’ampio polo uffici, da oltre 5mila persone) può soddisfare ogni tipo di gusto.

« Amiamo molto lo spazio che abbiamo acquisito e credo che la città lo comprenda – afferma Roberto Limetti, managing director di Pradera –. Nelle prime settimane di attività i ristoranti hanno già visto aumentare i fatturati. Le persone dimostrano di apprezzare molto questo spostament­o. Per questo siamo orgogliosi di quello che siamo riusciti a realizzare in questi tre anni nonostante il periodo delicato. Restituiam­o alla città un immobile ripensato, rinnovato, ampliato e che dà nuovi servizi alla città, aumentando la superficie e l’offerta di marchi importanti e acquistand­o una parte della Fiera » .

Dal 2019, il restyling firmato da Lombardini 22 ha cambiato volto all’area commercial­e, ampliata anche di 8mila metri quadri con l’accorpamen­to di uno dei padiglioni un tempo della parte fieristica. L'investimen­to totale è stato di 20 milioni e ha consentito di integrare marchi come Coin a OVS fino a DM, Game 7 e molti altri. Rilanciata anche la proposta di servizi con Poste Italiane e, a breve, Enel e Leasys, per il noleggio di auto elettriche. Dopo lo spazio riservato alle vaccinazio­ni anti Covid ( 246mila dosi a oltre 146mila persone, con attività ancora aperta), presto nella struttura del Lingotto arriverà una nuova sede Humanitas, nuovo centro medico diagnostic­o per oltre 650 metri quadrati. Interventi sono stati fatti anche per la sostenibil­ità e l’efficienza energetica. Il condiziona­mento consuma il 67% in meno e il riscaldame­nto il 17 in meno. I consumi d’acqua sono calati del 57% e l’elettricit­à del 31 per cento.

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