Il Sole 24 Ore

Parti condominia­li e private hanno massimali autonomi

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All’interno di un condominio minimo sono in corso lavori di ristruttur­azione che riguardano l’intero immobile, inclusa l’area cortiliva e il giardino. Nel caso venissero eseguiti anche interventi di ristruttur­azione nelle singole abitazioni ( e relative perti

nenze), è corretto considerar­e due limiti di spesa autonomi per i lavori sulle parti condominia­li e per quelli sulle parti private?

D. G. - BERGAMO

La prassi erariale ha più volte chiarito che il limite di spesa ammesso alla detrazione per il recupero del patrimonio edilizio esistente è annuale e riguarda il singolo immobile ( come indicato già nella circolare 17/ E/ 2015, risposta 3.2, e come ribadito dalla circolare 7/ E/ 2021). Pertanto, le spese relative ai lavori sulle parti comuni dell’edificio condominia­le, che vale come immobile di per sé, essendo oggetto di un’autonoma previsione agevolativ­a, devono essere considerat­e, dal condomino, in modo autonomo ai fini dell’individuaz­ione del limite di spesa detraibile. Nel caso in cui, dunque, vengano effettuati dal medesimo contribuen­te, anche nello stesso edificio, sia lavori sulle parti comuni sia lavori nel proprio appartamen­to, la detrazione spetta nei limiti di spesa applicabil­i in maniera disgiunta, per ciascun intervento ( si veda anche la risoluzion­e 206/ E/ 2007).

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