Home banking, le mosse contro il bonifico errato
Come ho sempre fatto nei mesi passati, ho provveduto anche stavolta al pagamento del canone di locazione della casa dove abito mediante un bonifico in favore della proprietaria dell’appartamento, ma inspiegabilmente l’operazione da me effettuata è stata accreditata a un soggetto a me sconosciuto e diverso dalla locatrice. Ho contestato alla banca quanto accaduto, specificando di avere effettuato altri bonifici in precedenza alla stessa persona, e sempre tramite home banking, senza avere avuto problemi, ma ora la banca non mi vuole riconoscere la restituzione dell’importo oggetto del bonifico.
Come devo comportarmi?
G. A. - COSENZA
La prima cosa da fare è quella di avanzare reclamo scritto alla propria banca mediante raccomandata con avviso di ricevimento, o tramite pec ( posta elettronica certificata), contestando quanto accaduto e reiterando la richiesta di rimborso della somma erroneamente accreditata su un altro conto, tenendo conto di quanto segue. L’articolo 10 del Dlgs 11/ 2010 prevede che, « qualora l’utente di servizi di pagamento neghi di aver autorizzato un’operazione di pagamento già eseguita o sostenga che questa non sia stata correttamente eseguita, è onere del prestatore di servizi di pagamento provare che l’operazione di pagamento è stata autenticata, correttamente registrata e contabilizzata e che non ha subìto le conseguenze del malfunzionamento delle procedure necessarie per la sua esecuzione o di altri inconvenienti » . Prosegue ancora l’articolo specificando che « è onere del prestatore di servizi di pagamento, compreso, se del caso, il prestatore di servizi di disposizione di ordine di pagamento, fornire la prova della frode, del dolo o della colpa grave dell’utente » .
Ciò vuol dire che sarà onere esclusivo della banca provare di avere eseguito correttamente la disposizione impartita dal cliente ( evidenziando anche che non vi sono state anomalie) ed eventualmente di provare la frode,
il dolo o la colpa grave del cliente.
Sarà comunque il caso di verificare esattamente il contenuto della distinta riepilogativa dell’ordine di bonifico, per controllare la correttezza dell’Iban del soggetto beneficiario. Infatti, la difformità tra i dati bancari risultanti dalla distinta dell’ordine di pagamento e quelli della distinta del bonifico effettuato indicherebbe che l’operazione era stata correttamente disposta dal pagatore e che egli ha subìto gli effetti di una frode informatica in sede di esecuzione dell’operazione stessa, riconducibile alla fattispecie del cosiddetto “man in the browser”.
direttoallosportello, siatramite siatramitedisposizionedataaunaltro disposizione dataaunaltro istituto bancario ove sia in essere un altro conto corrente. Il lettore potrà quindi rivolgersi direttamente alla banca mutuante per effettuare l’operazione in parola.