Piombino, in partenza l’istanza sul rigassificatore
Primi passi di Snam per l’installazione nel porto della nave rigassificatrice
Partono i primi passi per arrivare all’installazione nel porto di Piombino, entro la primavera 2023, della nave rigassificatrice da cinque miliardi di metri cubi comprata nelle settimane scorse da Snam su mandato del Governo per far fronte alle necessità di gas e affrancarsi dalle forniture russe ( si veda Il Sole 24 Ore del 18 giugno).
Nei prossimi giorni Snam presenterà l’istanza che farà scattare i 120 giorni di tempo per completare l’iter autorizzativo dell’opera, che sta sollevando polemiche in Toscana ( a Piombino sabato scorso c’è stata una manifestazione di protesta con duemila partecipanti), e che il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha giustificato con l’interesse nazionale. Piombino è stata scelta dal Governo come prima città in cui installare una nave rigassificatrice ( la seconda sarà Ravenna che accoglierà un impianto simile, l’acquisto si concluderà tra pochi giorni) per la disponibilità di adeguata banchina e per la profondità dei fondali, in grado di ospitare la Golar Tundra che ha una capacità di stoccaggio di circa 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto. Nei prossimi mesi Snam avvierà anche l’asta per assegnare la capacità di rigassificazione del gas liquido che si renderà progressivamente disponibile con l’avvio della nave come terminale di rigassificazione. Per collegare il terminale alla rete di trasporto del gas dovranno essere realizzati otto chilometri di condotta. Resta da definire anche il memorandum di richieste che la Regione Toscana intende presentare al Governo come “contropartita” per l’accoglimento della nave rigassificatrice. Sempre la provincia di Livorno ospita un rigassificatore offshore da 3,5 miliardi di metri cubi che è in funzione dal 2013.