Il Sole 24 Ore

A Verona e Alessandri­a il futuro del centrodest­ra In campo il vescovo

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Il futuro del centrodest­ra passa per Verona e Alessandri­a. Le notizie che arrivano dalla città scaligera restano pessime. Dopo il no del sindaco uscente Federico Sboarina di Fdi all’apparentam­ento con Flavio Tosi, ormai a tutti gli effetti esponente di Forza Italia, le tensioni crescono. Ieri a tenere banco è stata la lettera del vescovo della città scaligera, Giuseppe Zenti, che in vista del ballottagg­io ha inviato un messaggio ai sacerdoti sulla « famiglia voluta da Dio » e le questioni legate al tema gender. Dura la reazione del centrosini­stra che sostiene Damiano Tommasi, al primo turno avanti di 7 punti rispetto a Sboarina. Carlo Calenda, leader di Azione, definisce quella del prelato veronese una « gravissima ingerenza fuori dal tempo » . Ma la stilettata di Tosi è quella che punge di più. Pur condividen­do le parole del vescovo, l’esponente azzurro lascia intendere che dietro a quel messaggio c’è proprio il sindaco uscente, gli « sboarinian­i » che anziché « parlare di programmi » strumental­izzano la lettera di Zenti.

Altra partita decisiva è ad Alessandri­a, la città del capogruppo della Lega Riccardo Molinari dove il sindaco uscente di centrodest­ra, Gianfranco Cuttica, anche lui del Carroccio, rincorre il candidato del centrosini­stra Giorgio Abonante. Decisivo sarà il 14% del centrista candidato da Azione Giovanni Barosini. Si dice che Cuttica sia pronto a dargli la carica di vice. Azione però ha gia detto che non accetterà accordi con il centrodest­ra.

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