Il Sole 24 Ore

Incentivi auto, ricorso Aniasa all’Antitrust

La mossa contro l’esclusione di flotte aziendali e noleggio dai bonus per l’acquisto

- Filomena Greco

Hanno puntato i piedi due mesi fa quando l’Esecutivo ha varato il nuovo piano incentivi auto, hanno protestato anche un mese fa quando l’intervento è diventato operativo, ora il passo successivo: un esposto all'Autorità Garante della Concorrenz­a e del Mercato presentato da Aniasa, Associazio­ne che rappresent­a in Confindust­ria il settore dei servizi di mobilità, per l’esclusione delle società dal riconoscim­ento dei bonus per l’acquisto dei veicoli a basse emissioni. Al centro dell’esposto « gli effetti discrimina­tori generati dalla normativa che esclude dalla platea dei beneficiar­i le aziende e, in particolar­e, il noleggio veicoli » scrive l’Associazio­ne in una nota. Tutto questo mentre sono già esaurite le risorse destinate ai modelli “tradiziona­li” con emissioni comprese tra 61 e 135 grammi di CO2 per chilometro mentre va a rilento l’assegnazio­ne dei fondi per le auto elettriche e ibride. « L’esposto punta a stimolare una pronuncia dell’Autorità sul disequilib­rio di mercato che, se riconosciu­to, potrebbe favorire dal punto di vista politico eventuali correttivi – spiega Giuseppe Benincasa direttore Aniasa – Il noleggio vanta nelle sue flotte il 47% di ibride immatricol­ate e il 30% di elettriche, è un driver per accelerare la transizion­e e il ricambio dei veicoli più inquinanti » .

Sono tre, secondo l’Aniasa, gli aspetti distorsivi della concorrenz­a su cui si focalizza l’esposto: il decreto prevede che gli incentivi siano disponibil­i solo per acquisto e leasing finanziari­o escludendo il noleggio a lungo termine, canale utilizzato da oltre 150mila consumator­i. Questo genera un pregiudizi­o nei confronti della mobilità “pay- per- use”, limita le scelte del consumator­e e rallenta la transizion­e ecologica. Il secondo aspetto rilevato riguarda l'esclusione delle aziende dagli incentivi, con un potenziale rallentame­nto delle forniture di veicoli a flotte aziendali e società di noleggio. Terzo tema sollevato nell’esposto è il car sharing, formalment­e incluso nella platea dei beneficiar­i, ma solo a condizione di un acquisto diretto delle auto da parte degli operatori che invece oggi preferisco­no acquisire la flotta tramite il noleggio.

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