Crescita italiana a più velocità, con il Pnrr il Sud ritrova slancio
Visco: « Il Piano Ue grande opportunità per aggredire
divari e fattori di ritardo »
« Lagravitàdelritardonellosviluppodel Lagravità delritardonellosviluppodel Mezzogiorno d’Italia e della questione meridionale, rallental’interacrescitadelrallenta l’interacrescita dell’economianazionale » . Maesistonodelle Maesistono delle possibilitàconcretepercolmare, possibilitàconcrete percolmare, almeno inparte, in parte, questodivario: ilPnrr « offreora una straordinaria opportunità per aggredireifattoridelritardodell’economia gredirei fattoridelritardodell’economia e rafforzare la coesione territoriale » .
Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, interviene alla presentazione dl rapporto “Il divario Nord- Sud: sviluppo economico e intervento pubblico”, curato dagli economisti della Banca d’Italia, e ribatte sull’importanza del Piano: è cruciale e utile il meccanismo di controllo continuo sull’utilizzo dei fondi del Pnrr. « Qualcuno dice ci danno i soldi e vogliono anche vedere come li spendiamo?, ma è insito nel meccanismo del piano un confronto che è cruciale nel nostro interesse » . Senza di questo - aggiunge – « si finisce nella stagione passata dei fondi strutturali che non si spendevano e poi venivano utilizzati per coprire interventi correnti e non strutturali » . Le riforme che il Piano delinea potranno apportare alle regioni meridionali benefici maggiori, dice Visco, in quanto sono in esse più ampi i ritardi da colmare. « Per mettere pienamente a frutto le ingenti risorse disponibili sarà tuttavia necessario un impegno duraturo volto anche a migliorare la gestione ordinaria delle risorsepubblichee sorsepubblicheedelleamministrazioni, delleamministrazioni, seguendo le linee di intervento che il Piano correttamente individua. Non si potrà prescindere da un riscontro accurato e continuo dei risultati conseguiti e, se necessario, si dovrà intervenire con decisione, anche a livello centrale, per correggere ritardi e inadempienze » . Poi un richiamo al tema della dispersione scolastica: « Non possiamo assistere con rassegnazione ai deludenti risultati degli studenti del Sud che incidono sulle loro capacità di proseguire sui livelli più elevati di istruzione, sulle possibilità di impiego e crescita culturale » , serve « un’azione concreta per il contrasto al più ingiusto dei divari » fra Nord e Sud. E in questo contesto Visco difende il test Invalsi,( che mostra gravi differenze fra le due aree del paese): « Si legge spesso sui giornali e da specialisti della materia che i test sono in fondo quantitativi e sono numeri e che non bisogna crederci. E’ sbagliato, i test sono fondamentali come punto di partenza per capire le differenze. Come è possibile che i giovani del Nord e del Sud abbiano risultati così diversi? Non c’è una minore capacità intellettiva, anzi buona parte del ( sistema di istruzione ndr) del Centro Nord è gestita da persone del Sud e delle Isole, ma organizzativo. Credo che questo sia il problema fondamentale e bisogna muovere con decisione per rimuovere questo divario » . Alla presentazione ha partecipato anche la ministra per il Sud, Mara Carfagna: « La campagna elettorale, dura, aspra e competitiva non dovrà mettere in discussione, contraddire o sabotare gli impegni del Pnrr che abbiamo assunto con l’Europa ma soprattutto con i cittadini » ha detto.
Il dg Bankitalia, Luigi Federico Signorini, ha osservato che lo Stato italiano deve fare la sua parte al Sud in tema di « efficienza della p. a, giustizia, ordine e scuola. Però la questione meridionale bisogna anche inquadrarla in un contesto globale » e in un generale aumento delle « divergenze delle aree periferiche d’Europa rispetto a quelle centrali » in questi ultimi decenni dove « il caso italiano non è peggiori di altri » .