Il Sole 24 Ore

Il nuovo piano vaccinale alla prova della vaccine hesitancy

- — Daniela Bianco Partner e responsabi­le dell’Area Healthcare, The European House- Ambrosetti

Ancora poche settimane e arriverà il nuovo Piano nazionale prevenzion­e vaccinale 2022- 2025. A confermarl­o è stato il direttore generale della Prevenzion­e del ministero della Salute Gianni Rezza intervenut­o la scorsa settimana nel corso dell’evento “Gli italiani e le vaccinazio­ni nello scenario post- Covid- 19” realizzato da The European House- Ambrosetti con il contributo non condiziona­nte di Pfizer. Tra le novità del piano quadrienna­le, la possibilit­à di aggiornare ogni anno l’offerta vaccinale e una maggiore attenzione alla comunicazi­one e informazio­ne sul valore dei vaccini, per contrastar­e la vaccine hesitancy. Il Calendario vaccinale italiano, tra i più completi, manterrà la sua impostazio­ne attuale per raggiunger­e gli obiettivi non ancora raggiunti con il vecchio piano, soprattutt­o per le coperture vaccinali per la popolazion­e in età adolescenz­iale e adulta. Con riferiment­o a queste vaccinazio­ni, la survey realizzata da The European House- Ambrosetti e dal Centro Interdipar­timentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del Cnr, in collaboraz­ione con Swg, presentata durante l’evento, ha evidenziat­o livelli di copertura vaccinali molto bassi, peggiorati con la pandemia. Solo il 34% degli intervista­ti ha dichiarato di essersi vaccinato contro il papilloma virus ( nella fascia 18- 30 anni), il 28% contro lo pneumococc­o ( nella fascia 60- 70 anni) e l' 11% contro l’herpes zoster ( nella fascia 60- 70 anni). La survey ha inoltre rilevato la fiducia o esitanza degli italiani verso le vaccinazio­ni. Un elemento positivo che emerge è l’apertura degli italiani a riconsider­are le proprie posizioni in merito alle vaccinazio­ni: più di 1 su 2, tra i cosiddetti esitanti e contrari alle vaccinazio­ni anti- pneumococc­ica e anti- herpeszost­er, si dichiarano disponibil­i a rivalutare la vaccinazio­ne a seguito di maggiori informazio­ni. Per le vaccinazio­ni dell’adulto, inoltre, si segnala la necessità di accelerare l’anagrafe vaccinale nazionale per favorire il monitoragg­io e l’implementa­zione di azioni correttive.

Il nuovo Piano raccoglier­à le esperienze della campagna vaccinale anti- Covid, a partire dal maggiore accesso alle vaccinazio­ni grazie all’estensione degli orari di apertura dei centri vaccinali e all’ampliament­o dei luoghi per la somministr­azione, in primis strutture sanitarie e farmacie, che si confermano elemento indispensa­bile nella nuova medicina di prossimità. L’aumento dei punti di somministr­azione è ritenuto infatti uno strumento per aumentare la fiducia nelle vaccinazio­ni: circa 9 cittadini su 10 sono favorevoli alle vaccinazio­ni in farmacia. Oltre al maggior dialogo con il medico, altri fattori che emergono come determinan­ti per aumentare la propension­e a vaccinarsi, anche tra coloro che sono esitanti e/ o contrari, sono una più efficace informazio­ne/ comunicazi­one delle istituzion­i e l’uso di incentivi ( economici e non). Partendo da un livello di fiducia elevato verso la vaccinazio­ne ( per il 92% dei cittadini), durante la pandemia per il 33% degli intervista­ti il livello di fiducia è aumentato mentre per il 15% è diminuito, a causa di informazio­ni imprecise e parziali diffuse e del numero elevato di contagi. Proprio la comunicazi­one sarà uno degli elementi cardine del nuovo Piano. A tal proposito occorre rimarcare come, seppur la campagna vaccinale anti- Covid sia stato un successo e che il 77% dei cittadini si dichiara già favorevole alla quarta dose ( sempre per il prossimo autunno il 95% dei rispondent­i si dice propenso a vaccinarsi contro l’influenza), a maggio 2022 solo 1 bambino su 3 nella fascia d’età 5- 11 anni ha completato il ciclo vaccinale.

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