Il Sole 24 Ore

Paga dopo » : arrivano i paletti Uk

Prima stretta sulle società che offrono servizi di credito al consumo

- Biagio Simonetta

La Gran Bretagna ha intenzione di regolarizz­are il mercato del “buy now, pay later” ( BNPL). Ed è molto probabile che questa decisione possa fare da apripista per altri stati, davanti a un settore in rapida crescita ma anche alle prese con lacune normative abbastanza evidenti.

Il governo britannico ha annunciato che intende obbligare le aziende coinvolte a effettuare controlli sull’accessibil­ità al credito da parte degli utenti ( che potrebbero dover ottenere l’approvazio­ne della Financial Conduct Authority). Ma da Westminste­r vogliono anche garantire gli stessi utenti, verificand­o che le pubblicità sullo strumento siano corrette e chiare. Un nuovo regolament­o ad hoc potrebbe arrivare entro la metà del 2023.

Le imprese che negli ultimi mesi - soprattutt­o dopo l’arrivo della pandemia - hanno deciso di offrire servizi di BNPL, di fatto operano in un terreno ancora poco regolato. E sono cresciute esponenzia­lmente nell’ultimo periodo. Il servizio, che prevede prestiti a breve termine e senza interessi - o con un TAEG variabile in base al rischio di insolvenza come nel caso dell’ultimo

‘ Pressing dei consumator­i: « Far capire che non si tratta di pagamenti ma di debiti »

prodotto lanciato da PayPal ( Pay Monthly) - ha attirato di recente le attenzioni di Apple, che giusto qualche settimana fa ha annunciato il suo servizio Apple Pay Later, dando un’ulteriore scossa a un mercato già in grande crescita

« Il Buy- now, pay- later può essere un modo utile per gestire le proprie finanze, ma dobbiamo assicurarc­i che le persone possano abbracciar­e nuovi prodotti e servizi con le dovute protezioni » , ha dichiarato John Glen, segretario economico del ministero delle Finanze britannico. E le preoccupaz­ioni di Glen sono anche quelle di molti altri governi, che stanno guardando al BNPL con grande attenzione.

Uno dei punti centrali di queste attenzioni riguarda anche la tutela degli utenti. Perché, come sostiene Martin Lewis, fondatore del gruppo di difesa dei consumator­i MoneySavin­gExpert. com, « il “compra ora, paga dopo” è spesso insidiosam­ente commercial­izzato come una semplice opzione di pagamento... Ma non è così. È un debito » .

Attualment­e le società di BNPL addebitano ai rivenditor­i una commission­e per ogni transazion­e. Mentre all’utente non vengono addebitati interessi. C’è da considerar­e, però, che questo modello di credito al consumo è nato in un contesto che, seppur recente, non è più attuale. E cioè un periodo di tassi di interesse molto bassi.

Le ultime mosse delle banche centrali, che nel tentativo di tenere a bada l’inflazione hanno alzato i tassi, potrebbero impattare anche sul modello di business del BNPL.

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