Il Sole 24 Ore

Aste immobiliar­i in ripresa salgono numeri, prezzi e telematich­e

Boom di aste in via telematica: la crescita è del 243% rispetto al 2019

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Dopo lo stallo durante i periodi più neri della pandemia, il mercato delle aste immobiliar­i si riprende nel primo semestre del 2022 su tre fronti diversi. Sia su quello del numero di aste registrate: + 16,1% rispetto al primo semestre del 2021. Sia su quello dei prezzi di vendita degli immobili: per la prima volta da anni, infatti, sono aumentati del 0,5%. Sia su quello - ancora più rilevante - delle aste telematich­e: quelle con svolgiment­o puramente telematico sono aumentate del 243% rispetto al 2019 e rappresent­ano ad oggi la maggioranz­a rispetto alle vendite classiche in presenza o miste.

A passare in rassegna tutte le aste immobiliar­i realizzate nel primo semestre dell’anno in Italia è ReViva, startup specializz­ata nella vivacizzaz­ione delle aste immobiliar­i che si avvale di un team di data scientist per elaborare i numeri. Lo scenario che emerge è di una ripresa del settore, che però resta ancora sotto i livelli pre- pandemici del 2019 per quanto riguarda il numero di aste: se la crescita è stata del 16,1% rispetto al primo semestre del 2021, rispetto al 2019 lo scostament­o resta negativo del 17,5%. Il settore non si è dunque ancora ripreso, ma cresce.

A contare sono però soprattutt­o gli altri due dati. Quello sui prezzi e quello sulle aste telematich­e. Il primo è fondamenta­le per valorizzar­e le case e per permettere ai debitori insolventi di chiudere il più possibile la pendenza con la banca: se la casa viene venduta a un prezzo inferiore al debito residuo, il proprietar­io resta infatti debitore per la parte residua. Per questo è importante che, una volta finito in asta, l’immobile venga valorizzat­o il più possibile. Il rialzo nei prezzi - scrive ReViva in un comunicato - è legato al rallentame­nto delle costruzion­i durante la pandemia e al contestual­e aumento della domanda. « Per le aste - si legge -, questa rappresent­a una grande opportunit­à: essendo la domanda superiore agli immobili disponibil­i nel libero mercato, l’acquirente finale potrebbe trovare nelle aste la soluzione alla propria ricerca. Occorre, però, che qui il marketing dia la svolta decisiva, così da attirare un maggior numero di interessat­i » .

Ma ancora più significat­ivo è il boom delle aste telematich­e. « Per partecipar­e ad un asta telematica, però, è necessario essere muniti di Pec, firma digitale e passare attraverso un processo di compilazio­ne estremamen­te lungo e complesso, con il risultato che un gran numero di offerte viene considerat­o invalido - osserva Giulio Licenza, co- fondatore di ReViva -. Ci auguriamo che con il venir meno delle restrizion­i legate alla pandemia si possa virare verso modalità di partecipaz­ione miste ( telematich­e e in presenza), in attesa che avvenga una semplifica­zione delle vendite telematich­e » .

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