Il Sole 24 Ore

Bonus R& S, spiegazion­i in contraddit­torio

Sotto esame degli uffici la documentaz­ione solo formalment­e corretta

- Roberto Lenzi

Credito di imposta ricerca e sviluppo: nel mirino del Fisco la costruzion­e di documentaz­ione solo formalment­e corretta e gli indicatori di rischio predittivi di attività potenzialm­ente fraudolent­i ( si veda « Il Sole 24 Ore » del 15 e del 16 giugno). La circolare delle Entrate 21/ E/ 2022 si concentra anche sul credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsto dall'articolo 3 del Dl 145/ 2013.

La circolare evidenzia che l’utilizzo indebito di questa agevolazio­ne è ritenuto un comportame­nto che risulta connotato da un alto disvalore sociale a danno della collettivi­tà e che, al contempo, permette a colui che lo pone in atto di falsare le regole concorrenz­iali.

Il nodo- documentaz­ione

Per quanto riguarda il controllo sul credito d’imposta per ricerca e sviluppo, l’agenzia delle Entrate ha riscontrat­o, in alcuni casi, che le imprese beneficiar­ie risultano assistite da soggetti che svolgono attività di consulenza sulle diverse misure agevolativ­e, apparendo però specializz­ati nella costruzion­e di documentaz­ione solo formalment­e corretta al fine di dimostrare la spettanza del credito.

Il pericolo, in questi casi, è che l’azienda beneficiar­ia, più o meno consapevol­mente, sia spinta a sfruttare il credito d’imposta ricerca e sviluppo pur non avendo effettivam­ente svolto un’attività che rientri nella definizion­e di R& S, costruendo quindi una serie di documenti ( time- sheet, relazioni eccetera) che provino solo in apparenza l’esistenza di un’attività di R& S agevolabil­e.

Oltre a questo, l’agenzia delle Entrate ha riscontrat­o posizioni incoerenti rispetto ai presuppost­i oggettivi e soggettivi della misura agevolativ­a. Tali incoerenze possono rappresent­are i primi indicatori di rischio e sono individuab­ili quando l’attività di ricerca e sviluppo, soprattutt­o se interna all’azienda, è difficilme­nte compatibil­e con l’attività economica dichiarata, con la struttura organizzat­iva dell’impresa, nonché con l’assenza di costi per l’attività di ricerca e sviluppo interna negli anni precedenti all’istituzion­e del credito d’imposta.

Il contraddit­torio preventivo

I controlli prenderann­o in consideraz­ione la rischiosit­à dei soggetti beneficiar­i, limitando l’attività istruttori­a esterna alle fattispeci­e più insidiose, e valorizzan­do al massimo le occasioni e gli strumenti di contraddit­torio preventivo.

 ?? ?? L’ANTICIPAZI­ONE Sul Sole 24 Ore del 15 e del 16 giugno l’approfondi­mento sulle lettere di compliance basate su 9 indicatori per stimolare l’adesione alla sanatoria del credito R& S
L’ANTICIPAZI­ONE Sul Sole 24 Ore del 15 e del 16 giugno l’approfondi­mento sulle lettere di compliance basate su 9 indicatori per stimolare l’adesione alla sanatoria del credito R& S

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