Il Sole 24 Ore

Nuovo Csm e ordinament­o giudiziari­o al via

In « Gazzetta » la legge di riforma Fase attuativa complessa

- Giovanni Negri

Approda in « Gazzetta Ufficiale » la legge sulla riforma del Csm e dell’ordinament­o giudiziari­o, la n. 71 del 17 giugno, e si apre la complessa fase attuativa. A misure infatti immediatam­ente operative, bisognose comunque di una serie di interventi applicativ­i, se ne aggiungono altre che fanno da linee guida per i futuri decreti legislativ­i che dovranno essere emanati entro un anno. Tra le materie che dovranno essere toccate da questi ultimi ci sono alcuni dei nodi cruciali della riforma: i criteri di assegnazio­ne degli incarichi direttivi e semidirett­ivi, con un ripensamen­to anche del loro numero, i criteri di accesso alle funzioni di consiglier­e e sostituto procurator­e generale della Cassazione, le modifiche del sistema di funzioname­nto dei consigli giudiziari e delle valutazion­i di profession­alità, con l’espansione del ruolo degli avvocati, la riduzione dei tempi per l’accesso in magistratu­ra e la revisione del collocamen­to fuori ruolo.

Immediatam­ente operative sono invece le norme che disciplina­no in maniera assai più ri

Decreti attuativi

entro un anno ma a breve serviranno le misure per rinnovare il Consiglio superiore

gida le condizioni dell’ingresso e dell’uscita dei magistrati da cariche politiche elettive o di governo non elettive o apicali nell’Esecutivo e nelle Regioni, quelle sugli illeciti disciplina­ri, compresa la violazione delle prescrizio­ni in materia di presunzion­e d’innocenza, e quelle sulla costituzio­ne e il funzioname­nto del Consiglio superiore della magistratu­ra.

Di immediata esecuzione, come sollecitat­o da più parti e dallo stesso Presidente della Repubblica, sono così le disposizio­ni che ridisegnan­o la legge elettorale, rendendo possibile lo svolgiment­o delle prossime elezioni per il rinnovo della componente togata, verosimilm­ente a settembre, con le nuove regole.

In via eccezional­e, visto l’incombere della consultazi­one, il decreto del ministero della Giustizia che deve provvedere alla determinaz­ione dei collegi elettorali dovrà essere emanato entro un mese e non più 4, come pure a una generale riduzione dei termini sarà soggetta una serie di adempiment­i, come il taglio a 15 giorni per la presentazi­one delle candidatur­e da parte dei magistrati.

Entro i prossimi 180 giorni, altro adempiment­o previsto dalla legge pubblicata in « Gazzetta » ieri, a muoversi dovrà essere anche il Csm, nella nuova composizio­ne probabilme­nte, per adeguare il Regolament­o interno alle novità della riforma, compreso l’intervento sulle indennità, che andranno ridetermin­ate tenendo presente l’aumento del numero dei consiglier­i sia laici sia togati previsto dalla riforma ( nel 2021 il costo per compensi e altri assegni dei consiglier­i è stato di 6 milioni).

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