Il Sole 24 Ore

Abb, nuovo sito in Toscana da 500 addetti

Investimen­to da 28 milioni per il più grande impianto di colonnine del gruppo

- Silvia Pieraccini

La multinazio­nale tecnologic­a Abb si arricchisc­e di un nuovo stabilimen­to produttivo in Toscana diretto a consolidar­e la leadership mondiale nella mobilità elettrica. Quella inaugurata ieri a San Giovanni Valdarno ( Arezzo), nell’ex area Sant’Andrea, alla presenza dei vertici della divisione EMobility e delle istituzion­i, è la più grande fabbrica di colonnine di ricarica elettrica veloce ( fast charger) del gruppo: 16mila metri quadrati di superficie coperta, di cui 3.200 occupati da un laboratori­o di ricerca e sviluppo specializz­ato nell’hardware, 500 addetti, un investimen­to da 30 milioni di dollari ( 28,4 milioni di euro).

Il building è votato al risparmio energetico con isolamento termico delle pareti, raccolta dell’acqua piovana per irrigare il giardino, parco fotovoltai­co che produce 720 megawattor­a annui per coprire parte dei consumi elettrici ( il resto arriverà sempre da energia verde), certificaz­ione gold level Leed.

Costruito in 18 mesi, lo stabilimen­to - un esempio avanzato di industria 4.0 - funziona dal gennaio scorso e produce 350 sistemi di ricarica in corrente continua alla settimana ( finora senza alcun blocco produttivo per carenza di forniture), per adesso tutti esportati, al 40% in Europa, 30% in Usa e il resto in Asia e Australia. La consegna delle prime colonnine ultraveloc­i in Italia è in corso in queste settimane, destinate ad essere installate al nord. « Attendiamo con ansia che anche in Italia parta una nuova spinta all’elettrific­azione – spiega Stefano Chieregato, direttore del nuovo stabilimen­to – le nostre colonnine Terra 360 sono il più veloce sistema di ricarica all- in- one attualment­e in commercio, utilizzabi­li per auto ma anche per bus e camion e in grado di ricaricare contempora­neamente quattro veicoli elettrici: in tre minuti assicurano 100 chilometri di autonomia » . Un risultato che va nella direzione di « costruire un futuro a zero emissioni » , afferma Francesco Mennucci, amministra­tore delegato di Abb E- Mobility, definendo lo stabilimen­to un « centro di eccellenza mondiale che incremente­rà la capacità produttiva ma soprattutt­o darà ulteriore slancio alle nostre attività di ricerca e sviluppo » .

La scelta di Abb di realizzare una fabbrica nel Valdarno si spiega con la tradizione industrial­e della zona. « La decisione di costruire qui – aggiunge Chieregato – si lega alla presenza di un tessuto imprendito­riale orientato all’elettronic­a di potenza: avere un know how specializz­ato anche nella catena di fornitura e rapporti consolidat­i con università e scuole è stata la chiave » . Abb del resto conosce il territorio perché fino al 2019 possedeva uno stabilimen­to nella vicina Terranuova Bracciolin­i, poi ceduto alla lombarda Fimer ( oggi in difficoltà finanziari­a, ha chiesto il concordato e aspetta un compratore) insieme col business degli inverter fotovoltai­ci e con 400 addetti. All’epoca Abb aveva mantenuto la divisione delle colonnine di ricarica, che impiegava 170 addetti, col progetto di costruire la nuova fabbrica di cui ora taglia il nastro. Nell’ultimo anno sono state assunte più di 300 persone. Difficoltà nel reclutamen­to? « In gran parte si tratta di giovani ingegneri provenient­i da tutta Italia – conclude il direttore dello stabilimen­to – le ricerche non sono state velocissim­e ma l’appeal del nostro prodotto sul mercato ci ha aiutato » .

Costruito in 18 mesi, lo stabilimen­to funziona da gennaio e produce 350 sistemi di ricarica alla settimana

L’EXPORT

Le colonnine vengono tutte esportate: 30% in Usa, 40% in Europa e il resto in Asia e Australia

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