Il Sole 24 Ore

Appello Confindust­ria Toscana nord: la Regione acceleri i bandi dei fondi Ue

- Silvia Pieraccini

Assemblea annuale delle imprese di Prato, Pistoia e Lucca Matteini: « Servono scelte rapide, incomprens­ibili i ritardi della burocrazia »

« Il futuro della Toscana ha bisogno di scelte che dobbiamo fare adesso, subito, senza indugio » . Il presidente di Confindust­ria Toscana nord, Daniele Matteini, prova a scuotere « tutti coloro che hanno a cuore la comunità del territorio » - dalle amministra­zioni locali alla Regione, fino allo Stato e all’Unione europea – di fronte agli industrial­i di Prato, Pistoia e Lucca riuniti nella chiesa ( sconsacrat­a) lucchese di San Francesco per l’assemblea annuale.

Due crisi ancora in corso, come quelle innescate dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, hanno mostrato l’importanza di produrre beni materiali e di avere una « ragionevol­e autonomia energetica, linee affidabili di fornitura e una logistica efficiente e flessibile » sottolinea Matteini.

Da qui la necessità di intervenir­e, aggiunge, per rendere più flessibili le catene globali del valore, accorciarl­e, diversific­are le forniture, aiutare il manifattur­iero, affrontare le debolezze storiche del Paese.

Servono interventi nazionali, ma anche regionali, sollecita il presidente di Confindust­ria Toscana nord, per evitare che la Toscana « acquisti sempre più la natura e l’immagine di una bella addormenta­ta » .

Le mancanze regionali vanno dalle « incomprens­ibili pastoie burocratic­he che ostacolano attività virtuose come la depurazion­e delle acque » , alla storica carenza di impianti per smaltire i rifiuti industrial­i, fino al ritardo nell’emanazione dei bandi regionali relativi ai fondi struttural­i 2021- 2027. « Una penalizzaz­ione per le imprese - sottolinea il presidente degli industrial­i - che hanno bisogno di sostegni per realizzare gli adeguament­i imposti da questa fase economica così delicata e difficile » .

La risposta è arrivata dall’assessore regionale alle Infrastrut­ture, Stefano Baccelli, secondo cui « la soluzione dei problemi di smaltiment­o dei rifiuti industrial­i sta nei progetti presentati nei mesi scorsi a seguito di un bando regionale » . E riguardo al Piano nazionale di ripresa e resilienza ( Pnrr), che in Toscana abbraccia poche infrastrut­ture e rischia di risultare poco incisivo, Baccelli si è giustifica­ndo spiegando che « Rfi ha detto di non riuscire a realizzare nuove infrastrut­ture ferroviari­e entro il 2026, data di scadenza del Piano » e per questo non è stato possibile inserirle nel Pnrr.

Tenuta della manifattur­a da una parte, e migliorame­nto delle condizioni di contesto dall’altra, sono dunque i binari su cui si gioca il futuro dell’economia di Prato, Pistoia e Lucca. Ma anche dell’intera Italia, come è emerso dal dibattito tra Maurizio Marchesini, vicepresid­ente di Confindust­ria con delega alle filiere e alle medie imprese, e l’imprendito­re Alberto Forchielli, presidente di Mindful Capital Partners, moderato dal direttore del Sole24Ore, Fabio Tamburini.

« Sul Pnrr siamo in fortissimo ritardo - ha detto Marchesini - e senza un rinvio non credo che riusciremo a spendere tutti i soldi. È vero che ci sono anche problemi oggettivi, come l’aumento sconsidera­to dei prezzi che ha mandato deserti molti bandi, ma dobbiamo accelerare. Di solito il Paese dà il meglio nelle emergenze, ma ora ci siamo molto vicini » .

Marchesini ha sottolinea­to pure i ritardi nella realizzazi­one delle riforme promesse dal Governo: « Nei ministeri c’è un’aria di smobilitaz­ione che non ci piace - ha aggiunto - e che è pericolosa perché una caduta dell’esecutivo adesso sarebbe deleteria per la nostra economia e per l’Europa: ma questo non sembra interessar­e molto ai partiti. Draghi sta resistendo in maniera eroica ma sembra ogni giorno sempre più in difficoltà » . Se Marchesini vede comunque una resistenza delle imprese, nonostante le difficoltà di questa fase storica e il “mostro” dell’inflazione che incombe sul futuro, è decisament­e più pessimista Alberto Forchielli: « La recessione è inevitabil­e - ha spiegato - e la situazione di liquidità che oggi c’è sul mercato è destinata a peggiorare: per questo dico alle aziende non solo di riempire il magazzino ma di fare incetta di mezzi finanziari perché non sarà più così facile in futuro portare a casa i soldi. È impossibil­e, con questi prezzi del petrolio, del gas e delle materie prime, con i tassi in rialzo, la guerra e il Covid, essere ottimisti » .

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Un momento del confronto ieri a Lucca
Confindust­ria Toscana Nord . Un momento del confronto ieri a Lucca

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