Sottocontatori di calore soggetti ai controlli
Lo Sviluppo economico sulle verifiche degli impianti ad anello
Anche i sottocontatori » rientrano nella direttiva Mid. Dopo i dubbi suscitati nelle Cdc e negli amministratori condominiali ( si veda « Il Sole 24 Ore » dell’ 8 dicembre ), il tavolo tecnico presso il Mise ha diradato definitivamente le nubi sull’applicazione della direttiva Mid ( con i relativi controlli periodici) ai sottocontatori, che servono a misurare i consumi di energia e calore per ripartire i costi tra i condòmini.
Si tratta di apparecchi che misurano il calore nell’intero appartamento, installati dove gli impianti sono ad anello e non a colonna ( in questo caso, negli stabili più vecchi, occorrono infatti i contabilizzatori).
Escludere i sottocontatori dalla direttiva Mid comprometterebbe anche la corretta applicazione della direttiva sull’efficienza energetica, recepita dal Dlgs 102/ 2014. L’attività ispettiva periodica prevista dalla direttiva deve verificare il decadimento nella precisione di misura dei contatori stessi e serve anche a scoprire eventuali manipolazioni dolose.
Al lavoro da quasi due anni, il tavolo tecnico del Mise aveva l’obiettivo di produrre una scheda di verificazione periodica dei contatori di calore e ora, senza più l’esclusione
sottocontatori, la scheda sta per passare alla Commissione Ue, nel quadro del generale processo di attuazione e verifica dello stato di attuazione della direttiva Mid.
Le Camere di dommercio incontrano comunque molti problemi pratici nelle verifiche i nella registrazione di questi strumenti.
Inoltre gli apparecchi antecedenti il 2009 non sono conformi alla direttiva Mid e risultano ormai in uso da molto più dei termini prescritti per gli apparecchi Mid che sono di 6 e 9 anni.