Il Sole 24 Ore

Mps, nel piano Lovaglio maxi esodo anticipato

- — Gerardo Graziola

Un maxi esodo anticipato di personale a fine novembre sarà tra gli elementi caratteriz­zanti del nuovo piano industrial­e Mps che il nuovo ad Luigi Lovaglio, ha messo a punto con i consulenti di Bain, secondo quanto risulta a Radiocor. Il piano viene presentato oggi a Siena, primo evento pubblico in presenza della banca dopo tre anni. Per poter finanziare l’uscita di una platea di circa 4mila addetti, Mps dovrà siglare un accordo con i sindacati e offrire un’incentivaz­ione al personale. L'obiettivo è di alleggerir­e nettamente il costo degli attuali 21mila addetti già dal prossimo primo gennaio. Il fondo esuberi sarà costruito per accogliere i lavoratori che devono aspettare fino a 7 anni prima di poter accedere alla pensione Inps con un costo per la banca, quindi, superiore a quello stimato nel precedente piano, costruito sull'assunto di una permanenza massima di 5 anni nel fondo esuberi e con cinque finestre di uscita nell'arco di piano ( 950 milioni). Il costo stimato dell'intervento del piano di Lovaglio, secondo gli addetti del settore, supera il miliardo. Risorse che la banca ricaverà dall'aumento di capitale da 2,5 miliardi che, come noto, dovrà essere lanciato nel terzo trimestre dell'anno. Il piano, che aggiornerà quello approvato all'unanimità dal cda presieduto da Patrizia Grieco a dicembre ( orizzonte ‘ 22-‘ 26) secondo Il Sole 24 Ore punterà su tre direttrici: lo sviluppo della controllat­a online Widiba, della bancassura­nce e del credito al consumo.

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