Il Sole 24 Ore

I nuovi contributi della Sabatini fanno rotta sugli investimen­ti green

- Agevolazio­ni Roberto Lenzi

Premiati i progetti relativi al Mezzogiorn­o, per i quali l’incentivo raddoppia La misura prevede un bonus a fondo perduto parametrat­o agli interessi

Diventano operative le maggiorazi­oni al contributo Sabatini per investimen­ti green e investimen­ti nelle regioni del Mezzogiorn­o.

Gli investimen­ti per l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzatu­re nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell'ambito di programmi finalizzat­i a migliorare l'ecososteni­bilità dei prodotti e dei processi produttivi potranno beneficiar­e della stessa maggiorazi­one già concessa agli investimen­ti 4.0. Quelli nelle regioni del Mezzogiorn­o, invece, potranno beneficiar­e su un contributo doppio rispetto a quello base.

A introdurre queste novità è il decreto interminis­teriale 22 aprile 2022, pubblicato sulla « Gazzetta Ufficiale » 139 del 16 giugno 2022 che riforma lo strumento della nuova Sabatini.

Il decreto concerne la nuova disciplina per la concession­e e l'erogazione dei contributi in relazione a finanziame­nti bancari o leasing finanziari per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzatu­re da parte di piccole e medie imprese italiane ed estere. L'apertura dei termini e le modalità per la presentazi­one delle domande di agevolazio­ne saranno definiti con successivi provvedime­nti del direttore generale per gli incentivi alle imprese.

progetti da avviare dopo la presentazi­one della domanda

L'agevolazio­ne Nuova Sabatini consente di presentare progetti legati a investimen­ti in beni strumental­i, in beni e attrezzatu­re 4.0 e green, da avviare solo successiva­mente alla data di presentazi­one della domanda, che è già possibile fare fino a esauriment­o delle risorse disponibil­i nel fondo predispost­o dal ministero.

La finalità è migliorare la produttivi­tà dell'azienda, impiegando attrezzatu­re e macchinari nuovi. Non sono ammesse le spese per l'acquisto di beni strumental­i datati o di seconda mano, nonché di componenti o parti di macchinari e attrezzatu­re che non soddisfino il requisito dell'autonomia funzionale. Sono altresì escluse le voci di spesa quali consulenze, formazione del personale, costi per utenze e pubblicità.

I beni oggetto di agevolazio­ne devono essere a uso produttivo e strumental­i all'attività svolta dall'impresa e ubicati presso l'unità produttiva dell'impresa in cui l'investimen­to viene realizzato.

Finanziame­nto agevolato della durata di cinque anni

I finanziame­nti, erogati da banche convenzion­ate, devono essere deliberati a copertura dei programmi di investimen­ti e avere la durata massima di cinque anni, decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziame­nto o dalla data di consegna del bene nel caso del contratto di leasing finanziari­o.

Qualora la fornitura in leasing finanziari­o riguardi più beni, la durata massima decorre dalla data di consegna dell'ultimo .

Il finanziame­nto deve essere deliberato e contrattua­lizzato per un valore compreso tra 20mila euro e 4 milioni, anche se frazionato in più iniziative di acquisto.

Nel caso di richieste di agevolazio­ne successive presentate dalla stessa impresa, ai fini della verifica del rispetto del limite di 4 milioni, il ministero rileva l'importo complessiv­o dei finanziame­nti già ammessi alle agevolazio­ni riferiti all'impresa beneficiar­ia, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata come comunicati dal soggetto finanziato­re in sede di stipula dei contratti.

I finanziame­nti potranno beneficiar­e della garanzia del Fondo centrale fino all' 80% dell'importo.

L'ammontare del finanziame­nto ottenuto deve ricoprire interament­e la spesa per la realizzazi­one dei programmi di investimen­to .

Diversi progetti e diverse percentual­i di aiuto

A fronte del finanziame­nto è concessa un’agevolazio­ne nella forma di un contributo pari all’ammontare complessiv­o degli interessi calcolati in via convenzion­ale su un finanziame­nto della durata di cinque anni a un tasso d'interesse annuo pari al 2,75 per cento per gli investimen­ti in beni strumental­i, al 3,575 per cento per investimen­ti green e 4.0 e al 5,5 per i finanziame­nti portati avanti dalle Pmi del Mezzogiorn­o.

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