Il Sole 24 Ore

Vertice a luglio sul prezzo del gas

Il piano. La Commission­e dovrebbe formulare una proposta concreta che verrà sottoposta all’approvazio­ne del prossimo summit europeo

- Carlo Marroni

Si svolgerà intorno a metà luglio il vertice europeo straordina­rio dedicato alla crisi del gas e al “price cap” sul prezzo chiesto ripetutame­nte dall’Italia. Il premier Draghi è riuscito a convincere il Consiglio europeo con l’appoggio di altri Paesi, in particolar­e Francia, Spagna e Irlanda. Anche l’Olanda si è mostrata più disponibil­e ma il premier Rutte resta dubbioso sull’efficacia della misura. Più morbida, dopo l’opposizion­e iniziale, è apparsa anche la posizione della Germania.

La decisione dovrebbe arrivare a metà luglio. Attorno a quella data con ogni probabilit­à si terrà un consiglio europeo straordina­rio sull’energia, con in cima all’agenda l’adozione del “price- cap” al prezzo del gas che proviene dalla Russia. La proposta è stata avanzata dal presidente del consiglio, Mario Draghi, nel primo giorno del consiglio di fine semestre: l’Italia sin da marzo sostiene questa posizione, che fino ad oggi ha fatto pochi passi avanti. Lo scorso consiglio del 3031 maggio aveva approvato l’invito alla commission­e a studiare una strada, ma ora sembra che le cose stiano cambiando.

Di energia se n’è parlato ieri sera e i capi di stato e di governo lo faranno ancora oggi: il percorso che si sta delineando è che la Commission­e Ue formuli una proposta concreta ( finora non c’è, « non è un tema facile » dicono fonti di Berlaymont) e poi il summit approvi. Il price- cap a quel punto avrebbe una formulazio­ne precisa, con criteri oggettivi, e per essere rapidament­e esecutiva dovrebbe avere la forma di sanzione, altrimenti entrerebbe in un lungo iter legislativ­o. L’Italia su questa linea ha trovato l’appoggio della Francia – ieri Draghi ha incontrato il presidente Emmanuel Macron in un bilaterale – ma anche di altri paesi, come la Spagna ( che tuttavia sul tema energia ha proposte diverse da Roma) e l’Irlanda. L’Olanda è ora più disponibil­e, e la contrariet­à della Germania si starebbe ammorbiden­do, viste le decisioni di Mosca di tagliare le forniture. Il riferiment­o al price cap del gas – che ieri ha toccato ad Amsterdam 135,9 euro per Mwh - entra comunque nell’ultima versione della bozza di conclusion­i del summit esattament­e nel paragrafo dei temi economici, al punto 23, dove si legge che il Consiglio « nel contrasto all’uso come arma del gas da parte della Russia e richiamand­o le conclusion­i del 31 maggio, invita la Commission­e a perseguire nei suoi sforzi nell’assicurare le forniture energetich­e a prezzi accessibil­i » . Tre le ipotesi sul tavolo per i parametri ( si veda Sole 24 ore del 22 giugno): imposizion­e di un prezzo al venditore grazie ad acquisti congiunti, fissazione di un prezzo politico comunitari­o ( con finanziame­nto pubblico della differenza con quello di mercato) e infine imporre al venditore un dazio rovesciato. « Non siamo contro emotivamen­te o per una questione di principio ma pensiamo, sulla base delle evidenze che abbiamo, che potrebbe non funzionare come qualcuno pensa. Ai precedenti vertici i leader hanno concordato di esaminarlo, abbiamo chiesto anche all’industria e agli esperti in merito, è in fase di valutazion­e » ha detto il premier olandese, Mark Rutte, che già nelle scorse settimane aveva incontrato Draghi a Roma e aveva dato disponibil­ità al dialogo dopo l’iniziale chiusura netta. Con Draghi anche i premier spagnolo Pedro Sanchez, pur se con in un’ottica un po’ diversa: la Spagna, dice, pone il tema della « riforma del mercato elettrico e di un tetto ai prezzi del gas. Nella penisola iberica già lo abbiamo, come eccezione, ma crediamo che estenderlo al resto d’Europa sarebbe di beneficio alle imprese e alle famiglie » . Si allinea anche il premier greco, Kyriakos Mitsotakis: « Ribadirò insieme al premier italiano l’ormai urgente richiesta di iniziative coraggiose a livello europeo, come l’imposizion­e di un tetto al prezzo all’ingrosso del gas. Questo è un tema di cui discutiamo da molto tempo, purtroppo finora non c’è stata la mobilità necessaria » . Attorno a Draghi si salda anche un consenso di politica interna: « Il fatto che nelle conclusion­i del vertice si ottenga questo passo sul tetto al prezzo del gas è molto importante, è una buona notizia per l’Italia ed è segno che il governo ha lavorato bene » ha detto il segretario del Pd Enrico Letta al suo arrivo al prevertice dei socialisti europei.

 ?? LEAH MILLIS / REUTERS ?? kharkiv. Una enorme bomba russa da 500 chilogramm­i non esplosa finita sul tetto di un condominio della città ucraina nel mese di marzo, ieri è stata disinnesca­ta e calata dal tetto da una squadra di artificier­i nel quartiere di Saltivka, sotto gli occhi di due passanti. L’attacco della Russia all’Ucraina continua nel Donbass
LEAH MILLIS / REUTERS kharkiv. Una enorme bomba russa da 500 chilogramm­i non esplosa finita sul tetto di un condominio della città ucraina nel mese di marzo, ieri è stata disinnesca­ta e calata dal tetto da una squadra di artificier­i nel quartiere di Saltivka, sotto gli occhi di due passanti. L’attacco della Russia all’Ucraina continua nel Donbass

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