Vertice a luglio sul prezzo del gas
Il piano. La Commissione dovrebbe formulare una proposta concreta che verrà sottoposta all’approvazione del prossimo summit europeo
Si svolgerà intorno a metà luglio il vertice europeo straordinario dedicato alla crisi del gas e al “price cap” sul prezzo chiesto ripetutamente dall’Italia. Il premier Draghi è riuscito a convincere il Consiglio europeo con l’appoggio di altri Paesi, in particolare Francia, Spagna e Irlanda. Anche l’Olanda si è mostrata più disponibile ma il premier Rutte resta dubbioso sull’efficacia della misura. Più morbida, dopo l’opposizione iniziale, è apparsa anche la posizione della Germania.
La decisione dovrebbe arrivare a metà luglio. Attorno a quella data con ogni probabilità si terrà un consiglio europeo straordinario sull’energia, con in cima all’agenda l’adozione del “price- cap” al prezzo del gas che proviene dalla Russia. La proposta è stata avanzata dal presidente del consiglio, Mario Draghi, nel primo giorno del consiglio di fine semestre: l’Italia sin da marzo sostiene questa posizione, che fino ad oggi ha fatto pochi passi avanti. Lo scorso consiglio del 3031 maggio aveva approvato l’invito alla commissione a studiare una strada, ma ora sembra che le cose stiano cambiando.
Di energia se n’è parlato ieri sera e i capi di stato e di governo lo faranno ancora oggi: il percorso che si sta delineando è che la Commissione Ue formuli una proposta concreta ( finora non c’è, « non è un tema facile » dicono fonti di Berlaymont) e poi il summit approvi. Il price- cap a quel punto avrebbe una formulazione precisa, con criteri oggettivi, e per essere rapidamente esecutiva dovrebbe avere la forma di sanzione, altrimenti entrerebbe in un lungo iter legislativo. L’Italia su questa linea ha trovato l’appoggio della Francia – ieri Draghi ha incontrato il presidente Emmanuel Macron in un bilaterale – ma anche di altri paesi, come la Spagna ( che tuttavia sul tema energia ha proposte diverse da Roma) e l’Irlanda. L’Olanda è ora più disponibile, e la contrarietà della Germania si starebbe ammorbidendo, viste le decisioni di Mosca di tagliare le forniture. Il riferimento al price cap del gas – che ieri ha toccato ad Amsterdam 135,9 euro per Mwh - entra comunque nell’ultima versione della bozza di conclusioni del summit esattamente nel paragrafo dei temi economici, al punto 23, dove si legge che il Consiglio « nel contrasto all’uso come arma del gas da parte della Russia e richiamando le conclusioni del 31 maggio, invita la Commissione a perseguire nei suoi sforzi nell’assicurare le forniture energetiche a prezzi accessibili » . Tre le ipotesi sul tavolo per i parametri ( si veda Sole 24 ore del 22 giugno): imposizione di un prezzo al venditore grazie ad acquisti congiunti, fissazione di un prezzo politico comunitario ( con finanziamento pubblico della differenza con quello di mercato) e infine imporre al venditore un dazio rovesciato. « Non siamo contro emotivamente o per una questione di principio ma pensiamo, sulla base delle evidenze che abbiamo, che potrebbe non funzionare come qualcuno pensa. Ai precedenti vertici i leader hanno concordato di esaminarlo, abbiamo chiesto anche all’industria e agli esperti in merito, è in fase di valutazione » ha detto il premier olandese, Mark Rutte, che già nelle scorse settimane aveva incontrato Draghi a Roma e aveva dato disponibilità al dialogo dopo l’iniziale chiusura netta. Con Draghi anche i premier spagnolo Pedro Sanchez, pur se con in un’ottica un po’ diversa: la Spagna, dice, pone il tema della « riforma del mercato elettrico e di un tetto ai prezzi del gas. Nella penisola iberica già lo abbiamo, come eccezione, ma crediamo che estenderlo al resto d’Europa sarebbe di beneficio alle imprese e alle famiglie » . Si allinea anche il premier greco, Kyriakos Mitsotakis: « Ribadirò insieme al premier italiano l’ormai urgente richiesta di iniziative coraggiose a livello europeo, come l’imposizione di un tetto al prezzo all’ingrosso del gas. Questo è un tema di cui discutiamo da molto tempo, purtroppo finora non c’è stata la mobilità necessaria » . Attorno a Draghi si salda anche un consenso di politica interna: « Il fatto che nelle conclusioni del vertice si ottenga questo passo sul tetto al prezzo del gas è molto importante, è una buona notizia per l’Italia ed è segno che il governo ha lavorato bene » ha detto il segretario del Pd Enrico Letta al suo arrivo al prevertice dei socialisti europei.