Il Sole 24 Ore

L’eredità di Trump che ha nominato tre alti magistrati ultra conservato­ri

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Brett Cavanaugh. Amy Coney Barrett. Neil Gorsuch. Sono i tre alti magistrati nominati sotto la presidenza di Donald Trump, su raccomanda­zione di associazio­ni di destra e approvati da un Senato allora in mano ai repubblica­ni, oggi decisivi per la maggioranz­a ultra- conservatr­ice in seno alla Corte Suprema. Istituzion­e da sempre arbitro di tensioni e trasformaz­ioni sociali e culturali negli Stati Uniti, come il Paese è diventata sempre più polarizzat­a . I giudici sono in tutto nove: a fianco dei tre prescelti da Trump si schierano Clarence Thomas e Samuel Alito. Il Chief Justice John Roberts sposa posizioni conservatr­ici ma a volte più moderate. La minoranza progressis­ta è invece composta da tre esponenti, Sonya Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer. Quest'ultimo sarà sostituito nell'anno entrante da Jackson Ketanji Brown, prima donna afroameric­ana nella Corte e giudice di ispirazion­e liberal scelto da Joe Biden. La Supreme Court è stata dagli anni Cinquanta protagonis­ta dei diritti civili. Dagli anni Ottanta la svolta conservatr­ice.

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