Energiag sostenibile, formazione, digitalizzazione e innovazione
L’assessore alla Programmazione Fasolino: “Sono le caratt eristiche stesse della nostra terra a indicare la strada”. Temussi, Centro regionale di Programmazione: “La chiave è la Digital Transformation”
Quali siano le dirett ive per lo sviluppo futuro della Sardegna è molto chiaro, e la possibilità di realizzarlo concretamente messa in capo dai fondi europei e dal Pnrr è di quelle che non si possono perdere. In cima alle priorità dell’assessore della Programmazione, bilancio, credito e assett o del territorio della Regione Autonoma della Sardegna Giuseppe Fasolino e del dirett ore del Centro regionale di Programmazione Massimo Temussi ci sono energia e
digitale, per uno sviluppo rispett oso dell’ambiente e infrastrutt ure al passo con i tempi. “Sono le caratt eristiche stesse della Sardegna a indicare la strada - aff erma l’assessore Giuseppe Fasolino - Ambiente incontaminato, produzione di energia verde, alta qualità della vita sono aspett i che con la pandemia e la guerra hanno assunto sempre più importanza. Oggi abbiamo la possibilità di migliorare le infrastrutt ure e i servizi, rendere la Sardegna veramente collegata al resto del mondo, costruire un nuovo sviluppo economico in linea con gli obiett ivi fi ssati dall’Europa”.
La nuova visione del mondo innescata dai tristi eventi della pandemia e della guerra ha messo in luce i punti di forza dell’isola e ha costrett o a ripensare in parte anche gli investimenti già programmati: quelli del programma regionale
Fesr 2014- 2020. “Obbligati dalle emergenze - prosegue l’assessore - abbiamo cambiato la destinazione di parte delle risorse. All’interno dello stesso asse, abbiamo sostenuto la sanità, le piccole e grandi imprese con diversi fondi dedicati anche al sett ore alberghiero, e le famiglie, ricorrendo a fondi regionali”. E il futuro? “Concentreremo i progett i del Fesr 2021- 27 sull’energia e sul digitale: se sapremo rispett are le caratt caratttt eristiche della Sardegna, possiamo avere un ruolo importante come isola e come territorio”, aggiunge Fasolino. Concretamente signifi ca creare comunità energetiche per condividere risorse e servizi all’insegna della qualità della vita, mett ere a frutt o le zone economiche speciali ( Zes) per att rarre capitali e investimenti, predisponendo le necessarie infrastrutt ure digitali e di collegamento fi sico, e così creare nuovi posti di lavoro. “Sott olineo che sono progett i che arrivano dal basso - aggiunge con orgoglio l’assessore - nati dalla concertazione con i protagonisti att uali e del futuro: mondo imprenditoriale, enti locali, università. La forza del lavoro fatt o è proprio nella condivisione, abbiamo raddoppiato gli incontri rispett o alla programmazione precedente e L’Europa lo ha riconosciuto e apprezzato”.
Quella del Fesr 2021- 27 è una programmazione che il dirett ore Massimo Temussi defi nisce “molto interessante e diversa dal passato”, pur con diffi coltà di tipo tecnico, che però si possono superare. “Riusciremo a spendere tutt e le risorse della programmazione precedente entro il 2023 - dichiara Temussi - Questo evidenzia un problema di impostazione e di capacità di spesa, visto che le risorse andrebbero spese nei sett e anni. È su questo che il nuovo programma è diverso, e ha aiutato il dualismo con il Pnrr, che ha tappe semestrali”. Un dualismo che ha alimentato una diatriba a livello europeo. “La chiave è la Digital Transformation, non a caso missione 1 del Pnrr e obiett ivo 1 del Fesr. Dobbiamo cogliere l’occasione per digitalizzare e rivedere tutt i i processi organizzativi verso l’utente, altrimenti non riusciremo né a vincere le sfi de né a spendere questi soldi”.
L’altro aspett o fondamentale è la formazione, il capacity building, perché mancano le risorse capaci di pianifi care e progett are con i fondi europei. “C’è un mismatch fortissimo sulle professioni Stem, Science, Technology, Engineering and Mathematics - aggiunge Massimo Temussi - Le imprese le richiedono e dalle università esce solo il 6% del fabbisogno, ma vale anche per la Pubblica Amministrazione: non spendiamo le risorse perché non abbiamo una macchina amministrativa effi ciente”.
La Sardegna ha una storia anche nel digitale con aziende già di rilievo e anche start- up innovative, un ambiente fertile. “La Sardegna può essere naturalmente una culla per l’innovazione e la ricerca - prosegue - ma c’è un gap infrastrutt urale, quello del digitale e delle telecomunicazioni: i fondi ci sono, dobbiamo spingere, non c’è più tempo”. L’obiett ivo è servire tutt a l’isola con le linee ultraveloci, come già avviene a Cagliari, e pensare in grande, att rarre grandi progett i che possono incidere positivamente sul Pil, come quello dello Einstein Telescope. “La Sardegna continua a essere una regione dove le opportunità sono molte di più dei problemi, dobbiamo e possiamo risolverli”.