Il Sole 24 Ore

Online o nei negozi, cresce veloce il mercato dei vestitini second hand

Sostenibil­ità e risparmio Kidswear innovativo

- Chiara Beghelli

Un’idea imprendito­riale scaturisce spesso da una frustrazio­ne. È la lotta con l’incessante cambio guardaroba dei bambini che ha spinto due anni fa Samantha Valentine e Louise Weiss a creare Dotte, un marketplac­e dedicato all’abbigliame­nto di seconda mano per bambini, dove si possono vendere e acquistare capi usati. Un progetto cresciuto in fretta, che di recente ha firmato accordi con la catena inglese Marks& Spencer e con Clarks, per fornire ai genitori in cerca di qualità, varietà e risparmio la possibilit­à di fare acquisti in modo anche sostenibil­e per l’ambiente. Sì, perché è stato calcolato che i bambini cambino almeno sette taglie fra la nascita e i due anni e indossino dunque i loro abiti per pochissimo.

Non è invece una mamma, ma una pr con una lunga esperienza nel kidswear, la londinese Shoshana Kazab, ceo di Kidswear Collective, piattaform­a nata nel 2019 e dedicata al resale di abbigliame­nto di circa 100 marchi – celebri come Moncler, Gucci, Versace, ma anche di ricerca – , una sorta di Vestiaire Collective ( al quale è legata la scelta del nome) per piccoli clienti.

Il segmento del kidswear resale si sta popolando velocement­e di nuovi attori, sulla scia della crescita del second hand. Anzi, ne costituisc­e una parte rilevante: fra le categorie del pre- loved ( modo poetico per indicare l’usato) quella dell’abbigliame­nto per bambini ha la crescita più veloce: secondo il 2021 Reuse Report ( pubblicato dalla società di e- commerce Mercari e di Globaldata), crescerà di ben il 493% entro i prossimi dieci anni. A moltiplica­rsi saranno dunque i marketplac­e, anche grazie allo sviluppo di tecnologie come la blockchain, che consente di tracciare per esempio la delicata composizio­ne dei tessuti impiegati nei capi per i più piccoli – e che è al centro del nuovo Le Petit Planet – oppure con strumenti come l’allerta tramite app quando si avvicina la data del cambio taglia, servizio fornito dalla app di Kids O’Clock.

Anche i punti vendita fisici si stanno organizzan­do con corner dedicati al resale: accade già da Galeries Lafayette e da Harvey Nichols e l’Italia è stata pioniera in questo senso: al 2015 risale infatti il progetto Armadio Verde, con le sue boutique dedicate all’usato per bambini ( evoluto nel 2021 nella piattaform­a per tutte le età greenchic). Da gennaio è online il marketplac­e della start up milanese Nala Kids, primo progetto italiano di kidswear di seconda mano dagli 0 ai 12 anni. Che non rimarrà di certo sola a lungo.

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Nuova vita. Il progetto di M& S con Dotte

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