Il Sole 24 Ore

Al via la vendita di Dedalus: duello tra Francisco Partners e i fondi Usa

Offerte non vincolanti previste a luglio: valutazion­i oltre i 3 miliardi di euro Il dossier ai big americani specializz­ati in tecnologia come Tpg e H& F

- Carlo Festa

I grandi fondi statuniten­si, specializz­ati sul digitale e sulla tecnologia, puntano sull’operazione Dedalus, uno dei primi operatori al mondo nei sistemi informativ­i clinico- sanitari. Negli scorsi giorni si sarebbe tenuto un incontro contro dove il socio di controllo Ar dian,dove il socio di controllo Ar dian, affiancato dai suoi advisor, avrebbe deciso di proseguire nella cessione di una quota rilevante della controllat­a, per la quale si parla di una valutazion­e complessiv­a di oltre 3 miliardi di euro.

Le offerte non vincolanti sarebbero previste in luglio, ma l’aspetto interessan­te è che sul dossier si stanno facendo avanti alcuni fondi che fino ad oggi non sono stati attivissim­i in Italia: fra questi Francisco Parners, Hellman & Friedman, Tpg, specializz­ati in investimen­ti digitali, che si vanno ad unire a nomi più tradiziona­li tra i gruppi attivi in Italia, come Permira, Bain capital ed Advent. Il dossier sarebbe stato visionato anche da Silverlake, che tuttavia appare ora meno coinvolto, alla luce dell’operazione da 1,1 miliardi realizzata in settimana su Facile. it. L’azionista francese Ardian, uno dei maggiori investitor­i al mondo in private equity e infrastrut­ture, ha infatti affidato un doppio incarico per valutare strade di valorizzaz­ione per la propria controllat­a. Al lavoro sono quindi i consulenti finanziari Morgan Stanley e Ubs. Sul tavolo ci sarebbero tutte le possibili strade di valorizzaz­ione, dalla partnershi­p con un altro investitor­e fino alla cessione del controllo, ma proprio quest’ultima opzione appare come la più probabile. Dedalus è un colosso della sanità da 750 milioni di euro di ricavi e 210 milioni di margine operativo lordo. In ogni caso Ardian resterà come socio del gruppo, creato in questi anni con importanti investimen­ti.

Dedalus, che dal 2020 è guidata dall’amministra­tore delegato Andrea Fiumicelli, ha avuto una rapida crescita. Nel 2016 Ardian ha rilevato il 60% di Dedalus Holding, da una serie di investitor­i finanziari: Hutton Collins, Three Hills Capital Partners, Mandarin Capital e Health Holding Company srl, società controllat­a da Giorgio Moretti, fondatore di Dedalus, che aveva mantenuto il 40% . Ardian nel 2020 era quindi salito al 75% di Dedalus per contribuir­e a finanziare l’acquisizio­ne di parte del business It nel settore sanitario di Agfa Gevaert. Lo scorso anno poi l’Abu Dhabi Investment Authority ( Adia) ha rilevato una minoranza di Dedalus. L’azienda nel 2015 aveva 65 milioni di giro d’affari, nel 2019 raggiungev­a i 220 milioni e nel 2020 ha toccato i 470 milioni, per superare i 700 milioni con altre acquisizio­ni. Dal 2016 al 2019 sono state infatti rilevate 10 aziende, nel 2020 ci sono poi state altre 2 acquisizio­ni e, nel 2021, altre cinque transazion­i.

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