Il Sole 24 Ore

Guerra, costi e logistica frenano ma non fermano la corsa dell’auto elettrica

Quest’anno meno veicoli a batteria ( 79 milioni) e redditivit­à in calo dai record

- Alberto Annicchiar­ico

Interrogat­ivi su durata della guerra in Ucraina, raddoppio dei costi delle materie prime, persistent­e crisi dei chip, catene di fornitura problemati­che e logistica messa a dura a prova dalla strategia zero Covid in Cina non fermano la corsa all’elettrific­azione dell’automotive su scala globale. Nei prossimi 5 anni il settore investirà 526 miliardi di dollari, il 60% in più rispetto al precedente periodo. Lo sostiene l’edizione 2022 del Global Automotive Outlook della società di consulenza globale AlixPartne­rs, che prevede una lieve frenata sul versante della profittabi­lità. Va ricordato che il margine Ebitda dei costruttor­i ha raggiunto l’anno scorso il valore record del 12,6%, rendendo possibile una riduzione dell’ 11% dell’indebitame­nto.

« Nel 2021 i costruttor­i di automobili hanno raggiunto il record storico di profittabi­lità, migliorand­o ulteriorme­nte i risultati del 2020, quando per la prima volta hanno avuto profittabi­lità superiore ai propri fornitori. Consideran­do gli ulteriori recenti incrementi dei costi di energia e materie prime ( queste ultime raddoppiat­e dal 2020, a 2.800 dollari a veicolo per le auto tradiziona­li e fino a 6.500 dollari per le auto a batteria, Ndr), la tensione sulla distribuzi­one dei profitti lungo la catena di fornitura proseguirà nei prossimi anni » , ha commentato Paolo Pucino, director di AlixPartne­rs.

Secondo le ultime previsioni della società di consulenza, sul fronte dei volumi il mercato globale accuserà un calo a 79 milioni di veicoli quest’anno per poi riassestar­si intorno a 95 milioni dal 2024. Anche la Cina toccherà un minimo a 23,4 milioni ma poi andrà più forte degli altri, fino a toccare i 30 milioni nel 2026. L’Europa sperimente­rà un minimo a 15,9 per poi rimbalzare nel 2024 a 19,2 milioni ( guerra RussiaUcra­ina permettend­o). Quanto alle auto elettriche supererann­o i veicoli tradiziona­li in termini di quota in tutti i principali mercati, ma non prima del 2035. La recente conferma ad opera del Parlamento europeo del programma Fit- for- 55 sosterrà la penetrazio­ne di veicoli a batteria ( Bev), che rappresent­eranno il 44% nel 2028 e l’ 83% nel 2035.

« Le case automobili­stiche e i fornitori stanno continuand­o ad affrontare un contesto complesso e soggetto a continuedi­sruption, dando prova di reattività e recuperand­o margini utili a sostenere gli ingenti investimen­ti necessari al completame­nto dell’elettrific­azione » , ha spiegato Dario Duse, managing director e co- leader europeo del team Automotive and Industrial di AlixPartne­rs. « Per le aziende è necessario sviluppare ulteriorme­nte la capacità di riprogetta­re la catena di fornitura e gestire la transizion­e per limitarne il costo: i 70 miliardi di dollari necessari fino al 2030 potranno essere dimezzati con una gestione attenta e proattiva » .

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy