L’Olanda punta i piedi, slitta il vertice sul gas Draghi: agire ora sui prezzi
Prossimo incontro in luglio Dalla Commissione studio sul price cap entro settembre
La discussione tra i 27 stati membri della Ue per la definizione di un tetto al prezzo del gas russo - sollecitato dall’Italia - si terrà a ottobre. Entro settembre la Commissione si è impegnata a presentare uno studio sul tema. Resistenze da Olanda e Germania. Per Draghi « le cose si stanno però muovendo, anche se magari non avvengono come uno vorrebbe » .
La partita viene rinviata a ottobre. La fissazione di un tetto al prezzo del gas russo – sollecitata dall'Italia sin da marzo nel summit di Bruxelles – resta un capitolo senza decisione da parte dei capi di Stato e di governo dell'Unione. Mario Draghi la sera di giovedì aveva messo sul tavolo la richiesta di un consiglio straordinario a luglio per esprimersi su una proposta concreta della Commissione sul price- cap, che finora non c'è.
« Sui prezzi dell’energia i Paesi sono molto esitanti ad agire, ho chiesto un Consiglio straordinario ma mi è stato fatto notare che non abbiamo ancora uno studio sul quale discutere. Ecco, ora nella risoluzione finale si invita la Commissione a produrre questo studio entro settembre, per poi discuterne a ottobre » , ha spiegato il premier a fine vertice.
Deluso da questo nuovo rinvio? « No, anzi, non mi aspettavo di poter fissare una data precisa per un rapporto completo sulla questione dell’energia: le cose si stanno muovendo, anche se magari non avvengono rapidamente come uno vorrebbe » . L'idea di un summit in luglio, fatta circolare giovedì sera, appare a questo punto come il tentativo di forzare la mano. In campo energetico le posizioni in Europa sono molto diverse e non c'è un consenso ad agire su provvedimenti così forti, e infatti fino ad oggi ha prevalso il rinvio.
L'Italia, tuttavia, tiene il punto: « La Commissione ha bisogno di tempo per produrre il suo rapporto, analizzando tutte le misure che servono per moderare i prezzi dell’energia e contemplare una possibile riforma del mercato dell’energia elettrica. La bolletta è calcolata in parte sul prezzo delle rinnovabili e in parte su quello del gas. L’aumento delle bollette è dovuto molto al prezzo del gas, effetto di come il mercato dell’energia sia stato disegnato » .
Sulle misure messe in campo per calmierare i prezzi, Draghi ha spiegato che un paese ( la Spagna, ndr) ha scelto di agire compensando gli importatori di gas, che importano a prezzo di mercato e distribuiscono a un prezzo più basso grazie ai sussidi pubblici. Questo meccanismo ha senso in un paese poco collegqato con il resto dell’Europa. Avrebbe invece avrebbe un « costo enorme » per quei paesi più interconnessi.
Ma allora perchè c'è ostilità al tetto del prezzo? « C’è molta consapevolezza rispetto alla serietà della situazione sull’energia. L’obiezione che si fa al price cap è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi » . La posizione della Germania, considerata ( insieme all'Olanda) la principale oppositrice all'idea, per Draghi « è progressivamente cambiata, ora c'è molta apertura » .
Ottobre è lontano, quindi, ma se le cose precipitassero le autorità europee si sono dette ieri pronte a reagire. Bisogna comunque prepararsi per la fine dell'estate. « L’Italia, per gli stoccaggi, sta andando molto bene e la dipendenza dal gas russo, che era del 40% l’anno scorso, oggi sta al 25%: le misure che abbiamo messo in campo iniziano a dare risultati, assicurano che non vi sarà emergenza durante l’inverno. Il quadro, grazie alla ricerca di altri fornitori, vede l’Italia in buona posizione » .
Di price cap, ha assicurato Draghi, si parlerà anche al G7 di Schloss Elmau, a partire da domani sera, come proposto dagli Usa. « La Commissione ha l’incarico di lavorare su progetti di mercato alternativi che potrebbero includere anche il disaccoppiamento del gas dalla formazione del prezzo dell’elettricità. Entro la fine dell’estate dovremmo essere pronti a presentare diverse proposte » , ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
C'è poi il tema dell'inflazione interna: per Draghi bisogna « agire subito sui prezzi dell’energia perché sta succedendo che da un’inflazione che dipendeva sostanzialmente dall’energia ora dipende anche da altre cose. Questi aumenti si spargono e diventano aumenti di altre merci » , cui si aggiunge la variabile dei tassi di interesse. Nell’area dell’euro, « soprattutto a causa dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, le previsioni sono di un rallentamento un po’ in tutti i Paesi. Noi siamo impegnati a proteggere e sostenere il potere d’acquisto degli italiani » . Su questo tema annuncia la convocazione a breve delle parti sociali: il sostegno al potere d’acquisto degli italiani « è essenziale per tanti aspetti, uno dei quali è la pace sociale » .
Nella risoluzione finale s’invita la Commissione a produrre uno studio sul « price cap » entro settembre