Gentiloni: chiedere di rifare il Pnrr sarebbe uno sbaglio per l’Italia
Sviluppo. Il commissario Ue: « So che il Governo non è su questa linea. Crescita moderata ma continua » . Meloni: rinegoziare gli obiettivi
Le acque sono « agitate » e continueranno ad esserlo. L’inflazione galoppa, i tassi d’interesse aumentano eppure, nonostante tutto, « cresciamo ancora » e la Ue è sempre più « attrattiva » . Paolo Gentiloni, commissario Ue per l’Economia, veste i panni del realista. È una crescita « moderata » ( tra 0,6 e 0,7 al netto dell’effetto trascinamento dello scorso anno di due punti) e fortemente « ridimensionata » , rispetto alle aspettative anteguerra. Ma è pur sempre crescita, spiega intervenendo in videocollegamento al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria. Guai ad abbandonarsi al « catastrofismo » . Restiamo in territorio positivo a condizione che non venga meno la fornitura di gas dalla Russia perché in tal caso - ammette - il rischio recessione diverrebbe « assai più consistente » .
Per rafforzare questa crescita però ognuno è chiamato a fare la sua parte. L’Italia deve mantenere la barra dritta sui conti pubblici e attuare il Pnrr, avverte. La sospensione dei criteri del Patto di stabilità « non è un via libera alla spesa corrente facile, soprattutto per un Paese ad alto debito » . Un monito che guarda già al confronto che si aprirà in autunno a Bruxelles sulle nuove regole di politica fiscale parallelamente a quello in Italia sulla legge di Bilancio. Non meno decisiva è l’attuazione del Pnrr. Chi propone di « rifare » il Piano sbaglia, ammonisce Gentiloni premettendo di essere consapevole che « il Governo non è su questa linea » . E non solo perché quei « miliardi » assegnati all’Italia verranno erogati solo se rispetteremo gli impegni assunti, ma perché se - ricorda - proprio il Paese che più di ogni altro ha beneficiato delle risorse di Next generation Ue non garantisse che questa innovazione « straordinaria » è gestita come « sta facendo il Governo » in modo « serio e rigoroso » , non avremmo « alcuna possibilità di riproporre questo metodo - debito comune per obiettivi comuni - nei prossimi anni » . Questo non esclude dei “correttivi”. « Di fronte all’inflazione, all’aumento di alcuni costi di produzione e alla difficoltà di reperire alcune materie prime, la Commissione è pronta a discutere singoli emendamenti per singoli progetti » , assicura.
La sua è anche una risposta a quanto sostenuto poco prima da Giorgia Meloni secondo cui gli « obiettivi » del Pnrr « vanno rivisti » perché « è assurdo mantenere un piano tutto indirizzato alla transizione ambientale senza tener conto che gran parte dei componenti per l’elettrico e il fotovoltaico vengono dalla Cina » . La presidente di Fratelli d’Italia torna anche ad attaccare il reddito di cittadinanza definendolo « una idiozia » e il salario minimo, e rilancia il taglio del cuneo fiscale. Quanto al rapporto con l’attuale governo, ribadisce di essere all’opposizione ma di sostenere la proposta italiana sul tetto al prezzo del gas. Lo ripete anche Antonio Tajani. Il coordinatore nazionale di Forza Italia, tra gli ospiti dei Giovani imprenditori, torna però soprattutto a rilanciare la necessità di dar vita « a un nuovo recovery » attraverso l’emissione di bond per sostenere la ricostruzione in Ucraina, l’enorme flusso di profughi, la difesa europea e ovviamente l’indipendenza energetica: « Senza un nuovo strumento finanziario sarà impossibile » .