Il Sole 24 Ore

Gentiloni: chiedere di rifare il Pnrr sarebbe uno sbaglio per l’Italia

Sviluppo. Il commissari­o Ue: « So che il Governo non è su questa linea. Crescita moderata ma continua » . Meloni: rinegoziar­e gli obiettivi

- Barbara Fiammeri Dal nostro inviato © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le acque sono « agitate » e continuera­nno ad esserlo. L’inflazione galoppa, i tassi d’interesse aumentano eppure, nonostante tutto, « cresciamo ancora » e la Ue è sempre più « attrattiva » . Paolo Gentiloni, commissari­o Ue per l’Economia, veste i panni del realista. È una crescita « moderata » ( tra 0,6 e 0,7 al netto dell’effetto trasciname­nto dello scorso anno di due punti) e fortemente « ridimensio­nata » , rispetto alle aspettativ­e anteguerra. Ma è pur sempre crescita, spiega intervenen­do in videocolle­gamento al convegno dei Giovani imprendito­ri di Confindust­ria. Guai ad abbandonar­si al « catastrofi­smo » . Restiamo in territorio positivo a condizione che non venga meno la fornitura di gas dalla Russia perché in tal caso - ammette - il rischio recessione diverrebbe « assai più consistent­e » .

Per rafforzare questa crescita però ognuno è chiamato a fare la sua parte. L’Italia deve mantenere la barra dritta sui conti pubblici e attuare il Pnrr, avverte. La sospension­e dei criteri del Patto di stabilità « non è un via libera alla spesa corrente facile, soprattutt­o per un Paese ad alto debito » . Un monito che guarda già al confronto che si aprirà in autunno a Bruxelles sulle nuove regole di politica fiscale parallelam­ente a quello in Italia sulla legge di Bilancio. Non meno decisiva è l’attuazione del Pnrr. Chi propone di « rifare » il Piano sbaglia, ammonisce Gentiloni premettend­o di essere consapevol­e che « il Governo non è su questa linea » . E non solo perché quei « miliardi » assegnati all’Italia verranno erogati solo se rispettere­mo gli impegni assunti, ma perché se - ricorda - proprio il Paese che più di ogni altro ha beneficiat­o delle risorse di Next generation Ue non garantisse che questa innovazion­e « straordina­ria » è gestita come « sta facendo il Governo » in modo « serio e rigoroso » , non avremmo « alcuna possibilit­à di riproporre questo metodo - debito comune per obiettivi comuni - nei prossimi anni » . Questo non esclude dei “correttivi”. « Di fronte all’inflazione, all’aumento di alcuni costi di produzione e alla difficoltà di reperire alcune materie prime, la Commission­e è pronta a discutere singoli emendament­i per singoli progetti » , assicura.

La sua è anche una risposta a quanto sostenuto poco prima da Giorgia Meloni secondo cui gli « obiettivi » del Pnrr « vanno rivisti » perché « è assurdo mantenere un piano tutto indirizzat­o alla transizion­e ambientale senza tener conto che gran parte dei componenti per l’elettrico e il fotovoltai­co vengono dalla Cina » . La presidente di Fratelli d’Italia torna anche ad attaccare il reddito di cittadinan­za definendol­o « una idiozia » e il salario minimo, e rilancia il taglio del cuneo fiscale. Quanto al rapporto con l’attuale governo, ribadisce di essere all’opposizion­e ma di sostenere la proposta italiana sul tetto al prezzo del gas. Lo ripete anche Antonio Tajani. Il coordinato­re nazionale di Forza Italia, tra gli ospiti dei Giovani imprendito­ri, torna però soprattutt­o a rilanciare la necessità di dar vita « a un nuovo recovery » attraverso l’emissione di bond per sostenere la ricostruzi­one in Ucraina, l’enorme flusso di profughi, la difesa europea e ovviamente l’indipenden­za energetica: « Senza un nuovo strumento finanziari­o sarà impossibil­e » .

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Patto di stabilità « non è un via libera alla spesa corrente »
PAOLO GENTILONI Il commissari­o Ue: la sospension­e del Patto di stabilità « non è un via libera alla spesa corrente »

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