Il Sole 24 Ore

Uif, nel 2021 record di segnalazio­ni frodi Franco: Pnrr, cruciale prevenire i crimini

Visco: Unità d’informazio­ne pronta nel rilevare usi illeciti delle misure di sostegno

- Ivan Cimmarusti ROMA

Le segnalazio­ni per operazioni finanziari­e opache sono passate da 12.544 del 2007 a 113.187 del 2020, schizzate nel 2021 a 139.524. L’impennata non riguarda solo i numeri, ma anche la qualità con cui le informazio­ni sono rielaborat­e: i metodi di accertamen­to dell’Unità di informazio­ne finanziari­a ( Uif) della Banca d’Italia hanno permesso di individuar­e i primi tentativi di ingerenza della criminalit­à organizzat­a nella gestione dei fondi del Pnrr. Un’azione preventiva definita dal ministro dell’Ecomomia Daniele Franco « cruciale » per « evitare forme di inquinamen­to e di distrazion­e delle risorse economiche rispetto agli obiettivi » .

Il punto è stato tracciato alla presentazi­one della relazione annuale dell’Uif, l’ente antiricicl­aggio diretto da Claudio Clemente, che ieri ha celebrato i 15 anni di attività. Davanti al ministro Franco e al governator­e della Banca d’Italia Ignazio Visco, Clemente ha snocciolat­o numeri, risultati e obiettivi dell’immediato futuro, a partire proprio dall’analisi finanziari­a dei flussi economici di possibile origine illecita. In questo l’Uif, ha detto Franco, « ha raccolto e messo in pratica uno degli insegnamen­ti più importanti di Giovanni Falcone » : la ricostruzi­one degli interessi economici mafiosi. « In questi 15 anni – ha aggiunto il ministro - lo sviluppo della Uif è stato imponente » , tanto che in vista della futura istituzion­e della Autorità antiricicl­aggio europea ( Amla) « l’Italia sarà certamente tra i Paesi candidati, con una candidatur­a forte » per ospitarla.

Tema bollente ha riguardato i fondi del Pnrr. L’Unità ha già individuat­o i primi tentativi di infiltrazi­one criminale. Si tratta di richieste di finanziame­nti a tasso agevolato per sostenere le spese relative ai programmi finanziati dal Piano. Le imprese richiedent­i presentano cambiament­i anomali degli assetti societari e aumenti significat­ivi dei fatturati. In altri casi, segnalati nel 2021, sono stati individuat­i soggetti « contigui alla criminalit­à organizzat­a » interessat­i a gestire fondi comunitari. L’allerta sulla corretta destinazio­ne dei finanziame­nti è ai massimi livelli. Anche per questo l’Uif torna a sollecitar­e gli Enti locali ad aumentare il numero di segnalazio­ni antiricicl­aggio. Al 2021, infatti, risulta che da otto regioni non sono mai giunte segnalazio­ni sospette, mentre due non risultano aver mai neanche costituito uffici ad hoc.

Il 2020 e il 2021 sono stati cruciali. Secondo Visco, « pronto e puntuale è stato l’intervento dell’Unità nella rilevazion­e di possibili utilizzi a fini illeciti delle diverse misure di sostegno » . C’è la speculazio­ne sull’onda del Covid, che l’Uif stima in 13,4 miliardi euro nell’ultimo biennio. Ma anche il « sistema » di cessione dei crediti d’imposta fittizi soprattutt­o per i bonus edilizi: nel 2021 ci sono state 459 segnalazio­ni, il 21,4% delle quali legate a interessi della criminalit­à organizzat­a. Un tracciamen­to fondamenta­le per il ministro Franco, che ora sposta l’asticella su un piano più alto: « è cruciale il recupero dei crediti illecitame­nte monetizzat­i » , cioè tutti quei titoli che sono stati materialme­nte incassati in frode. Si calcolano circa 2 miliardi di euro sfuggiti dai radar investigat­ivi, che ora saranno cercati, « con il contributo dell’Uif, dalla Cabina di regia creata dal Mef e dalla Guardia di finanza » .

Il lavoro degli analisti diretti da Clemente ha riguardato anche le sanzioni Ue alla Russia per il conflitto in Ucraina. Al 30 aprile la Uif ha congelato oltre 100 rapporti finanziari riferibili, anche attraverso società controllat­e, a 20 soggetti designati nellablack nella black list. L’importo dei fondi congelati è superiore ai 120 milioni di euro: di questi, circa 50 milioni sono depositati su conti, mentre i restanti sono costituiti da lettere di credito e finanziame­nti a imprese commercial­i.

Individuat­i i primi tentativi di infiltrazi­one nei fondi europei Congelati 120 milioni di euro a oligarchi

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