Il Sole 24 Ore

« I notai ucraini in prima linea per i diritti e per la resistenza »

- Alessandro Galimberti

Edifici bombardati, studi distrutti, bibliotech­e e repertori incendiati, archivi persi. Nella tragedia della guerra di occupazion­e, di morti e dispersi, di famiglie polverizza­te, c’è anche il dramma della perdita dei diritti, sia in senso esistenzia­le sia materiale. All’Assemblea del Notariato europeo di Villa Erba a Como, presenti le 22 organizzaz­ioni nazionali ospiti del presidente europeo ( l’italiano Gianpaolo Marcoz), è stato invitato come osservator­e qualificat­o Volodymyr Marchenko, presidente dei notai ucraini, che ha risposto alle domande del Sole 24 Ore.

Come riuscite a vigilare sulle transazion­i immobiliar­i e societarie in questa tragedia?

Cerchiamo di continuare, ma è difficilis­simo, molti studi distrutti, gli archivi salvati dalle bombe sono stati trasferiti altrove. Le transazion­i sono al minimo. Di 6.600 notai, 80% sono donne, ora ne stanno lavorando solo 2mila. Le mamme notaio prima sono scappate per portare in salvo i figli e poi sono tornate per continuare il lavoro e per sostenere la resistenza.

Quali iniziative sono state prese per difendere i diritti delle vittime?

Il governo ha deciso di bloccare la trascrizio­ne sui registri di qualsiasi transazion­e sul real estate durante il periodo bellico. La cosa più importante è proteggere in questo momento i diritti delle persone e delle loro proprietà. Dopo il primo shock della guerra il Governo ha capito che la gente ha bisogno di proteggere le proprietà. C’è un progetto di legge che prevederà il ritorno allo stato precedente il conflitto per le azioni fatte sulle proprietà immobiliar­i. I notai ucraini stanno facendo del loro meglio per aiutare e proteggere le persone e per continuare a svolgere la loro profession­e.

Che sarà delle azioni di occupazion­e, espropri e riassegnaz­ioni di beni e diritti conquistat­i dai russi?

Non ci sarà nessuna forma di riconoscim­ento. Tutti i territori anche se sotto occupazion­e, sono ancora ucraini e ovviamente le regole ereditarie applicabil­i restano quelle ucraine. E in ogni caso Il notariato fa e farà tutti gli atti legali richiesti dai cittadini, testimonia­nze, dichiarazi­oni per il riconoscim­ento e l’affido dei minori e tutto ciò che serve.

Restate in prima linea.

Sì, in ogni senso, i notai sotto occupazion­e sono diventati volontari e aiutano l’esercito nella difesa facendo ciò che serve, dall’acquisto di auto e mezzi, la loro riparazion­e, la messa a disposizio­ne, tutto » .

Intanto ieri il notariato Ue ha disposto una donazione alla fondazione per i colleghi ucraini e per le loro famiglie. Il notariato italiano ha lanciato una nuova guida pilota online bilingue per l’affido degli orfani di guerra.

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« Nessun riconoscim­ento dell’occupazion­e
e degli espropri operati dai russi »
PRESIDENTE NOTAI UCRAINI « Nessun riconoscim­ento dell’occupazion­e e degli espropri operati dai russi »

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