Il Sole 24 Ore

Lavoro in carcere: intesa tra Cartabia, Colao e big Ict

- — Davide Madeddu

Un accordo tra imprese e istituzion­i per offrire una nuova chance ai detenuti nell’ambito delle Tlc e Ict. È il tema del lavoro al centro del Memorandum d’intesa “Lavoro carcerario” siglato a Uta ( Cagliari) e Torino tra i ministri Marta Cartabia, Vittorio Colao e i rappresent­anti di Fastweb, Linkem, Tiscali, Sky, Telecom Italia, Vodafone, Windtre, Open Fiber, Sielte e Sirti.

Un’iniziativa che punta a « offrire opportunit­à profession­ali, formare competenze specializz­ate e favorire il reinserime­nto sociale dei detenuti » . Due gli ambiti che coinvolger­anno i detenuti: quello della rigenerazi­one dei modem e la posa della fibra. « Il lavoro è una componente decisiva e essenziale per garantire il volto costituzio­nale della pena che ricordiamo­lo secondo l'articolo 27 della costituzio­ne è sempre orientata alla rieducazio­ne risocializ­zazione e reinserime­nto di tutti i condannati - ha commentato la ministra Marta Cartabia -. In questo momento di grande trasformaz­ione del nostro paese ciascuno deve fare il suo ma tutti insieme dobbiamo guardarci in faccia e creare connession­i per il bene di tutti insieme per tutto il Paese » . Un'iniziativa che parte da due centri ma, come sottolinea­to da Vittorio Colao, ministro per l’Innovazion­e tecnologic­a e la Transizion­e digitale « potrà essere replicata anche da imprese di altri settori e porterà benefici sia alle aziende che vorranno partecipar­e, sia ai detenuti con nuove occasioni di formazione e opportunit­à profession­ali dentro e fuori dagli istituti italiani » .

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