Lavoro in carcere: intesa tra Cartabia, Colao e big Ict
Un accordo tra imprese e istituzioni per offrire una nuova chance ai detenuti nell’ambito delle Tlc e Ict. È il tema del lavoro al centro del Memorandum d’intesa “Lavoro carcerario” siglato a Uta ( Cagliari) e Torino tra i ministri Marta Cartabia, Vittorio Colao e i rappresentanti di Fastweb, Linkem, Tiscali, Sky, Telecom Italia, Vodafone, Windtre, Open Fiber, Sielte e Sirti.
Un’iniziativa che punta a « offrire opportunità professionali, formare competenze specializzate e favorire il reinserimento sociale dei detenuti » . Due gli ambiti che coinvolgeranno i detenuti: quello della rigenerazione dei modem e la posa della fibra. « Il lavoro è una componente decisiva e essenziale per garantire il volto costituzionale della pena che ricordiamolo secondo l'articolo 27 della costituzione è sempre orientata alla rieducazione risocializzazione e reinserimento di tutti i condannati - ha commentato la ministra Marta Cartabia -. In questo momento di grande trasformazione del nostro paese ciascuno deve fare il suo ma tutti insieme dobbiamo guardarci in faccia e creare connessioni per il bene di tutti insieme per tutto il Paese » . Un'iniziativa che parte da due centri ma, come sottolineato da Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale « potrà essere replicata anche da imprese di altri settori e porterà benefici sia alle aziende che vorranno partecipare, sia ai detenuti con nuove occasioni di formazione e opportunità professionali dentro e fuori dagli istituti italiani » .