Il Sole 24 Ore

Fiera Milano è in ripresa, piano per il sistema fiere aggregando gli eventi

Palermo: « Le rassegne che resisteran­no saranno quelle più rilevanti »

- Giovanna Mancini

« Le fiere che resisteran­no saranno quelle più rilevanti, per dimensioni e per livello di internazio­nalità, sulle quali dunque le aziende sceglieran­no di continuare a investire » . Luca Palermo, ceo di Fiera Milano, insiste da tempo su questo punto: i buoni risultati ottenuti in questi mesi di riapertura delle attività espositive dimostrano che il mondo delle imprese ha bisogno delle fiere e nello scenario post- Covid c’è ancora spazio per crescere, a patto però che il modello di business sia in grado di evolvere.

La parola chiave è « sinergie » : tra manifestaz­ioni e filiere produttive, tra organizzat­ori, tra quartieri. Ed è su questo che punta il gruppo milanese per riaggancia­re i livelli pre- pandemia ( 280 milioni di fatturato nel 2019) e tornare a crescere come previsto dal Piano strategico 2021- 2025. Un esempio è Innovation Alliance, il format espositivo a cadenza triennale che mette insieme quattro manifestaz­ioni dedicate alla meccanica strumental­e, Ipack- Ima, Print4All, GreenPlast e Intralogis­tica Italia. Dopo il debutto nel 2018 ( e il rinvio nel 2021), il format è tornato a riempire i padiglioni di Rho lo scorso maggio, con 1.600 espositori e oltre 90mila visitatori profession­ali da 125 Paesi, confermand­o la validità di questo modello, adottato anche dalle fiere legate al settore fashion che si tengono in febbraio e settembre. Un modello che nel caso di Innovation Alliance ha risposto a esigenze precise di questo mondo industrial­e, aggiunge Palermo, permettend­o a espositori e visitatori di entrare in contatto con ecosistemi produttivi complement­ari, fatti di piccole e grandi imprese che nel complesso generano circa 25,6 miliardi di euro di fatturato ( per il 60% all’estero) e danno lavoro a 107mila addetti.

Proprio durante la pandemia la strategia delle sinergie tra filiere si è rivelata fondamenta­le: « Lo scorso anno abbiamo adottato questa formula per motivi anche contingent­i, avendo la necessità di incastrare nei pochi mesi autunnali di apertura più manifestaz­ioni – spiega il ceo –. Ma al di là delle ragioni pratiche, questo modello si è dimostrato valido dal punto di vista industrial­e ed è stato apprezzato dagli operatori, perché con un unico investimen­to gli espositori hanno intercetta­to un maggior numero di visitatori e questi ultimi hanno potuto entrare in contatto con una più ampia offerta merceologi­ca, generando valore per le filiere » .

Per questo il modello è destinato a rimanere anche in futuro per alcune filiere, in cui funziona da moltiplica­tore del business. Così se Tuttofood e Host, svoltesi contempora­neamente nel 2021, dal prossimo anno torneranno a tenersi separatame­nte, nel 2023 la formula unitaria sarà invece confermata per le tre manifestaz­ioni legate all’abitare smart che si erano svolte assieme lo scorso novembre ( Made Expo, Smart Building Expo e Sicurezza), a cui si aggiungerà la nuova rassegna Global Elevator Exhibition, dedicato alla mobilità orizzontal­e e verticale. Allo stesso modo, il format è confermato per la prossima edizione di Innovation Alliance, nel 2025.

Ma il tema delle sinergie, per Fiera Milano, va oltre. « Il Covid ha cambiato lo scenario internazio­nale e credo sia arrivato il momento di parlare, anche nel nostro Paese, di una “sistema fiere Italia”, come già accade ad esempio in Germania, e non di singole fiere – dice Palermo -. Questo non significa necessaria­mente fare fusioni tra società, ma creare una macchina efficace di politica industrial­e, dando vita a un maggiore coordiname­nto tra quartieri e organizzat­ori. Credo che Fiera Milano possa giocare da protagonis­ta nello stimolare questa discussion­e tra i diversi attori » .

Il gruppo ha dimostrato negli ultimi mesi un certo dinamismo su questo fronte: la scorsa settimana ha annunciato un accordo con Firenze Fiera per « l’avvio di interlocuz­ioni relative a una potenziale collaboraz­ione commercial­e » , che interessan­o principalm­ente il settore dei congressi ( già tornato sui livelli del 2019). Proseguono inoltre le trattative con Fiere di Parma per un accordo industrial­e, che punta a creare una grande rassegna internazio­nale del food in Italia, in grado di competere con i principali eventi europei, come Anuga ( Colonia) e Sial ( Parigi).

‘ Tutta la meccanica strumental­e riunita in Ipack- Ima, Print4All, GreenPlast e Intralogis­tica Italia

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Il ritorno dei buyer. La forte crescita dei visitatori negli eventi di Fiera Milano
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LUCA PALERMO Ceo di Fiera Milano

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