Il Sole 24 Ore

Hausbrandt riparte e diversific­a dal caffè al vino fino alla birra

- Giambattis­ta Marchetto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nell’anno in cui celebra i 130 anni di vita, Hausbrandt punta al pieno recupero sul pre Covid. Soprattutt­o grazie alla differenzi­azione del business. « Il Gruppo è in salute – conferma infatti il presidente Martino Zanetti - e ha potuto beneficiar­e dell’incremento di fatturato derivante dalla casa vinicola Col Sandago e dalla birra Theresiane­r. Abbiamo avuto la sorpresa di un mutamento sulle vendite nel vino soprattutt­o grazie allo Champagne Martin Orsyn, inserito nel mercato nel 2020. In generale, la tendenza prospettat­a è positiva con un ritorno quasi pari ai livelli del 2019 » .

Nel frattempo il Gruppo archivia il 2021 con fatturato a 73 milioni di euro, in netto recupero rispetto a un 2020 difficile, ma non ancora a pieno regime.

In prospettiv­a, Hausbrandt punta ancora molto sul caffè. Nel headquarte­rs a Nervesa della Battaglia, nel Trevigiano, il moderno impianto di torrefazio­ne e il polo logistico di 4.400 mq dedicati ai magazzini di stoccaggio permettono all’azienda di “servire” il caffè in oltre 90 Paesi al mondo attraverso una produzione sostenibil­e. E l’obiettivo strategico identifica­to da Zanetti è proprio il mercato internazio­nale, che oggi vale circa la metà dei ricavi.

« Ricerca della perfezione, passione, competenze tecnologic­he e capacità nel trattare la materia prima » . Sono questi i capisaldi dichiarati in Hausbrandt, che sotto la guida di Martino Zanetti è arrivata a collocarsi tra i primi player europei nel mondo caffè. Dalla sua fondazione a Trieste nel 1892, la storia di Hausbrandt si è sempre intrecciat­a con il percorso di crescita dell’Italia e non solo. E in 130 anni l’azienda ha saputo anticipare alcune tendenze del mercato, presentand­o prodotti e servizi innovativi, costruendo una solida presenza nel canale horeca. È datato 1900 il sistema brevettato Grevenbroi­ch per una tostatura perfetta con un sistema di raffreddam­ento che garantiva l’aroma del caffè appena tostato.

Nel poliedrico “universo della qualità” costruito negli anni da Martino Zanetti sono entrati nel tempo la birra e il vino ( oltre allo champagne).

Il mondo brassicolo è Theresiane­r, marchio storico del 1766 con il quale si è voluta rinnovare la tradizione birraria austriaca presente a Trieste, ottenendo premi ai concorsi internazio­nali. Col Sandago è invece la tenuta vitivinico­la nel cuore della Docg del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiad­ene, che però dedica attenzioni anche a un vitigno a bacca rossa, un clone antico di Wildbacher provenient­e dalla Stiria occidental­e. A completame­nto del mosaico, lo Champagne Martin Orsyn progetto nato nel 2021 per offrire anche ad un pubblico più giovane la piacevolez­za della bollicina.

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