PopSondrio, più ricavi da risparmio e polizze
Martedì in Cda il nuovo piano industriale al 2025: focus su advisory alle Pmi
Più ricavi dal wealth management e dalla bancassurance. E poi maggiore focalizzazione sull’advisory per le Pmi. Il tutto facendo leva sull’utilizzo della tecnologia come fattore abilitante per migliorare i processi. A quanto risulta al Sole 24Ore sarebbero questi alcuni dei principali tasselli del nuovo piano industriale al 2025 di Banca Popolare di Sondrio, progetto che è oramai in rampa di lancio.
Dopo essere stato condiviso in questi giorni dal board della banca, il nuovo piano verrà definitivamente approvato martedì pomeriggio dal Cda stessi per essere poi presentato al mercato l’indomani a Palazzo Mezzanotte a Milano. Un appuntamento importante per la vita societaria dell’ex popolare ma anche dall’importante sapore simbolico: il gruppo valtellinese per la prima volta nella sua storia – complice la trasformazione in Spa avvenuta a fine 2021 – darà disclosure al mercato delle nuove linee guida industriali che fino ad oggi, al contrario, venivano elaborate e conservate internamente.
Per la banca guidata da Mario Alberto Pedranzini si tratta insomma di un passo importante in avanti in quella logica di apertura agli investitori con cui giocoforza serve fare i conti, ora che il passaggio alla Spa è realtà. Le nuove coordinate industriali, da quanto raccolto, dovrebbero proiettare la banca in una prospettiva di crescita pur in piena continuità con quanto fatto fino ad oggi.
Il nuovo piano di fatto si baserà sullo sviluppo organico e si focalizzerà in particolare sui business su cui la banca, pur presente, è storicamente meno attiva e dove il potenziale di sviluppo è maggiore. Spazio dunque come detto a una crescita dei ricavi dal risparmio gestito, che verrà potenziato, come grande attenzione verrà data alle polizze, grazie agli accordi con il partner unico Unipol. Con il gruppo assicurativo bolognese, oggi primo azionista della banca con il 9,5%, gli accordi sono in fase di rinnovo vista la scadenza entro l’anno, e le due parti stanno dialogando in tal senso.
Da quanto raccolto, altro capitolo di intervento sarà quelle delle Pmi. PopSondrio potrebbe spingere dunque sui ricavi da servizi alle imprese, assistendole anche nell’ottica di transizione ecologica nel quadro dei fondi messi a disposizione dal Pnrr. Possibile che ci sia un focus particolare sul tema delle filiere e al supporto alle imprese nell’ottica di internazionalizzazione su mercati esteri. Sul fronte della rete, inoltre, non è da escludere un’evoluzione del modello delle filiali mentre sull’organico, diversamente da altre realtà bancarie, non sarebbero previsti interventi.
Altro capitolo di intervento di rilievo sarà quello dedicato al derisking. La banca valtellinese gode di un elevato livello di solidità patrimoniale ( 15,2% Cet1 fully phased), dotazione che sarà preziosa nell’ottica dell’alleggerimento dell’Npe ratio. Oggi l’incidenza dei crediti deteriorati lordi ( Npe ratio) si attesta al 5,7% dal 5,8% di fine 2021. Nel complesso però sono aumentati gli accantonamenti: i tassi di copertura sui non performing si posiziona al 56,8% ( dal 55,4% del 31 dicembre 2021), mentre il coverage ratio sulle sofferenza sale al 74,8% dal 73,9%. Numeri che lasciano al management ampi spazi per muoversi nell’ottica di una pulizia di bilancio.
L’ipotesi di un’evoluzione del modello delle filiali, l’organico rimane intatto