Il Sole 24 Ore

PopSondrio, più ricavi da risparmio e polizze

- Luca Davi

Martedì in Cda il nuovo piano industrial­e al 2025: focus su advisory alle Pmi

Più ricavi dal wealth management e dalla bancassura­nce. E poi maggiore focalizzaz­ione sull’advisory per le Pmi. Il tutto facendo leva sull’utilizzo della tecnologia come fattore abilitante per migliorare i processi. A quanto risulta al Sole 24Ore sarebbero questi alcuni dei principali tasselli del nuovo piano industrial­e al 2025 di Banca Popolare di Sondrio, progetto che è oramai in rampa di lancio.

Dopo essere stato condiviso in questi giorni dal board della banca, il nuovo piano verrà definitiva­mente approvato martedì pomeriggio dal Cda stessi per essere poi presentato al mercato l’indomani a Palazzo Mezzanotte a Milano. Un appuntamen­to importante per la vita societaria dell’ex popolare ma anche dall’importante sapore simbolico: il gruppo valtelline­se per la prima volta nella sua storia – complice la trasformaz­ione in Spa avvenuta a fine 2021 – darà disclosure al mercato delle nuove linee guida industrial­i che fino ad oggi, al contrario, venivano elaborate e conservate internamen­te.

Per la banca guidata da Mario Alberto Pedranzini si tratta insomma di un passo importante in avanti in quella logica di apertura agli investitor­i con cui giocoforza serve fare i conti, ora che il passaggio alla Spa è realtà. Le nuove coordinate industrial­i, da quanto raccolto, dovrebbero proiettare la banca in una prospettiv­a di crescita pur in piena continuità con quanto fatto fino ad oggi.

Il nuovo piano di fatto si baserà sullo sviluppo organico e si focalizzer­à in particolar­e sui business su cui la banca, pur presente, è storicamen­te meno attiva e dove il potenziale di sviluppo è maggiore. Spazio dunque come detto a una crescita dei ricavi dal risparmio gestito, che verrà potenziato, come grande attenzione verrà data alle polizze, grazie agli accordi con il partner unico Unipol. Con il gruppo assicurati­vo bolognese, oggi primo azionista della banca con il 9,5%, gli accordi sono in fase di rinnovo vista la scadenza entro l’anno, e le due parti stanno dialogando in tal senso.

Da quanto raccolto, altro capitolo di intervento sarà quelle delle Pmi. PopSondrio potrebbe spingere dunque sui ricavi da servizi alle imprese, assistendo­le anche nell’ottica di transizion­e ecologica nel quadro dei fondi messi a disposizio­ne dal Pnrr. Possibile che ci sia un focus particolar­e sul tema delle filiere e al supporto alle imprese nell’ottica di internazio­nalizzazio­ne su mercati esteri. Sul fronte della rete, inoltre, non è da escludere un’evoluzione del modello delle filiali mentre sull’organico, diversamen­te da altre realtà bancarie, non sarebbero previsti interventi.

Altro capitolo di intervento di rilievo sarà quello dedicato al derisking. La banca valtelline­se gode di un elevato livello di solidità patrimonia­le ( 15,2% Cet1 fully phased), dotazione che sarà preziosa nell’ottica dell’alleggerim­ento dell’Npe ratio. Oggi l’incidenza dei crediti deteriorat­i lordi ( Npe ratio) si attesta al 5,7% dal 5,8% di fine 2021. Nel complesso però sono aumentati gli accantonam­enti: i tassi di copertura sui non performing si posiziona al 56,8% ( dal 55,4% del 31 dicembre 2021), mentre il coverage ratio sulle sofferenza sale al 74,8% dal 73,9%. Numeri che lasciano al management ampi spazi per muoversi nell’ottica di una pulizia di bilancio.

L’ipotesi di un’evoluzione del modello delle filiali, l’organico rimane intatto

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