Pronti 800 milioni: parte la formazione dei docenti
L’annuncio di Bianchi: « Aggiorneremo 650mila professori in cinque anni »
Dopo l’annuncio, su questo giornale, del « Piano Scuola 4.0 » , che - con un investimento di 2,1 miliardi - trasformerà 100mila aule in spazi innovativi di apprendimento, con tecnologie avanzate, dispositivi digitali e arredi che permetteranno una maggiore flessibilità adattandosi alle esigenze degli studenti di oggi, Patrizio Bianchi completa il programma, annunciando anche l’imminente avvio dell’ingente piano di formazione dei docenti.
« Sono pronti 800 milioni, con i quali nei prossimi cinque anni aggiorneremo 650mila insegnanti. Si tratta del piano più grande in Europa » , ha detto il ministro dell’Istruzione, aprendo, ieri, a Maratea, la seconda giornata del convegno Sud& Nord 2022, organizzato da Fondazione Nitti e Merita, e ripetendo le stesse parole qualche ora più tardi a Venezia, a un evento sul digitale promosso da Aspen.
L’investimento sulla formazione degli insegnanti è anch’esso previsto dal Pnrr: si punterà a creare una rete integrata di poli formativi territoriali; ad attivare un catalogo di circa 20mila corsi di formazione in tutte le discipline del curricolo scolastico; a realizzare una piattaforma sui contenuti dell’educazione digitale e delle metodologie didattiche innovative ad uso di docenti, studenti e famiglie; e a far decollare veri e propri patti « per l’educazione digitale e le competenze per il futuro » inclusivi e sostenibili. Anche il recente dl 36, ora alla Camera, riconosce un ruolo centrale alla formazione, introduce un nuovo percorso universitario abilitante e un primo embrione di carriera per i professori, legata alla formazione professionale.
Sempre ieri Bianchi ha firmato il decreto che sblocca i primi 500 milioni per contrastare dispersione scolastica e povertà educativa ( la prima tranche degli 1,5 miliardi previsti sempre nel Pnrr). « Intercettiamo la fascia 12- 18 anni, quella più a rischio - ha evidenziato Bianchi -. Sono risorse che le scuole secondarie di primo e secondo grado potranno usare per garantire un percorso di forte accompagnamento, attraverso attività dedicate, progetti di tutoring, formazione personalizzata, anche in raccordo con le realtà che già operano sui territori e contribuiscono fattivamente a evitare che in molti lascino la scuola precocemente. Oltre il 50% delle risorse è destinato alle scuole del Sud » .
Bianchi ha parlato inoltre di emergenza demografica ( nei prossimi 10- 11 anni perderemo 1,4 milioni di studenti), di come la scuola abbia accolto senza clamori 30mila studenti ucraini, e della riforma dell’orientamento ( altro tassello del Pnrr Scuola), centrale per aggredire mismatch e abbandono scolastico: « Stiamo rivedendo le linee guida - ha chiosato il ministro dell’Istruzione -. L’obiettivo è sostenere i ragazzi, lungo tutto il cammino, nella scoperta delle loro inclinazioni e passioni in modo da poter raggiungere il massimo del loro successo formativo » .