Tra clero, zarine e capi di Stato una storia lunga più di quattro secoli
Sono passati dieci anni tondi da quando da Oriente e Medioriente si risvegliò l’interesse per mettere le mani sul celebre hotel Villa d’Este. Una perla che ogni grande gruppo alberghiero vorrebbe annoverare nel proprio patrimonio.
Della vendita all’epoca non si fece nulla perché la famiglia Fontana, azionista di maggioranza, riuscì a blindare la proprietà. Pochi anni dopo fu la volta di Silvio Berlusconi sul lago pronto a mettere le mani sulla vicina Villa Bellinzaghi, che la B maiuscola riporta anche sul selciato di fronte al cancello di entrata, ma che ironia della sorte è diventata qualche mese fa proprio di proprietà del gruppo alberghiero.
Frequentata da una clientela in cerca di una vacanza di lusso ma con relativa privacy, Villa d’Este ha visto soggiornare nelle camere, frequentare saloni e spazi comuni e godersi il bellissimo giardino affacciato sulle sponde del lago con la piscina esterna tanto capi di Stato quanto manager dell’alta finanza- molti riuniti qui ogni mese di settembre per il Forum annuale Ambrosetti, quest’anno alla sua 48esima edizione -, attori e attrici.
I nomi? Da Ava Gardner a Bette Davis, da Greta Garbo a Clark Gable, passando per Alfred Hitchcock che, nel 1925, ambientò nel parco di Villa d’Este uno dei suoi primi film « The pleasure garden » ( « Il giardino del piacere » ) e l’hotel gli piacque talmente tanto da tornarci regolarmente fino alla fine degli anni ’ 70.
Ma l’albergo è stata anche teatro di importanti ritrovi e ritiri, si dice anche quello della Nazionale che nel 1982 ha vinto il Mondiale di Calcio. E di un delitto, l’omicidio nel 1948 dell’industriale Carlo Sacchi per mano dell’amante, la contessa Pia Bellantani, omicidio divenuto noto come Giallo dell’ermellino.
Villa d’Este è considerata una delle più belle opere di arte architettonica del Cinquecento. Progettata da Pellegrino Pellegrini detto “Il Tibaldi”, famoso architetto dell’epoca, la villa è immersa in un parco di dieci ettari.
La storia di Villa d’Este inizia nel 1568, quando Tolomeo Gallio, Cardinale di Como, commissionò la costruzione di una sontuosa villa sul lago, destinata a divenire una delle sue residenze estive. Ma è più di 300 anni dopo, nel 1873, che Villa d’Este viene trasformata in un hotel di lusso.
Negli anni precedenti la trasformazioni in hotel la Villa è stata residenza di personalità quali Carolina Amalia di Brunswick, Principessa del Galles, moglie separata del futuro re Giorgio IV, o della zarina di Russia Maria Feodorowna, moglie dell’imperatore Alessandro III e madre dell’ultimo zar Nicola II.