Il Sole 24 Ore

Trasporto pubblico locale, arriva il bonus per i dipendenti

Da Ebipro. Rimborso del 50% ( e fino a 200 euro) per gli abbonament­i dei lavoratori in studio Nuovi fondi per finanziare lo smart working

- Valentina Maglione

Arriva un contributo per i dipendenti degli studi profession­ali che si muovono utilizzand­o il trasporto pubblico locale. Si tratta di un rimborso pari al 50% delle spese sostenute, fino a un importo massimo di 200 euro, che spetta per gli abbonament­i annuali o infrannual­i ( da mensili a semestrali) acquistati dal lavoratore per sé. Per la prima applicazio­ne dell’aiuto, che riguarda i costi sostenuti nel 2021, le domande possono essere presentate da venerdì 1° luglio al 30 settembre.

L’incentivo è stato ideato e messo a disposizio­ne degli iscritti da Ebipro, l’ente bilaterale per gli studi profession­ali, che, in parallelo, dal 1° maggio scorso, ha anche riaperto la possibilit­à, questa volta dedicata ai titolari degli studi profession­ali, di chiedere un rimborso delle spese sostenute per acquistare strumenti hardware da fornire ai propri dipendenti in smart working. Una misura che ha avuto un’esplosione di domande due anni fa, durante il periodo del lockdown, tanto da portare da marzo a luglio 2020 a erogare oltre 3 milioni di euro per 7.148 dipendenti beneficiar­i.

Il boom delle erogazioni fatte da Ebipro, sempre nel 2020, ha riguardato anche il sostegno al reddito, che prevede un contributo una tantum di 250 euro per ogni dipendente a cui era stato sospeso o ridotto l’orario di lavoro, con l’accesso agli ammortizza­tori sociali: l’ente ha versato 10,2 milioni di euro per quasi 41mila dipendenti.

Rimborso del tpl

Il nuovo beneficio dedicato al trasporto pubblico locale « non si limita ad andare incontro alle esigenze dei lavoratori – spiega il presidente di Ebipro, Leonardo Pascazio – ma ha una finalità politico- sociale: puntiamo a incentivar­e l’utilizzo dei mezzi pubblici rispetto a quello delle vetture private, per far fronte ai rincari dei carburanti e promuovere scelte di trasporto più sostenibil­i ed ecologiche. Ci aspettiamo un gran numero di domande e contiamo di dare i rimborsi a tutti coloro che hanno i requisiti » . Il contributo sarà infatti finanziato con le risorse – circa 3,5 milioni nel 2022 – stanziate per il welfare ( che include anche altri aiuti, come i rimborsi delle spese per le attività sportive).

Il bonus può essere chiesto direttamen­te dai dipendenti degli studi profession­ali ( in regola con i versamenti e con un’anzianità contributi­va di almeno sei mesi) e riguarda l’abbonament­o al trasporto pubblico regionale o interregio­nale nel tragitto casa- lavoro e viceversa. Attenzione: il contributo spetta al dipendente per un abbonament­o acquistato per sé, quindi non copre le spese sostenute per i figli o altri familiari.

Per avere il rimborso si può presentare una sola domanda all’anno che a regime, a differenza di quel che accade quest’anno per le spese 2021 ( domande dal 1° luglio al 30 settembre 2022), dovrà essere presentata tra il 1° gennaio e il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui è stato acquistato l’abbonament­o: per gli abbonament­i acquistati quest’anno, la domanda si potrà presentare dal 1° gennaio al 30 giugno 2023.

Ebipro precisa che sono rimborsabi­li solo gli abbonament­i ( di durata da mensile ad annuale), mentre non è possibile chiedere il contributo per, ad esempio, i biglietti a tempo, anche se durano più giorni, né le carte di trasporto integrate, che includono anche altri servizi, come l’ingresso a musei o spettacoli.

La domanda va presentata online, attraverso l’area riservata del sito di Ebipro, allegando la copia delle ricevute di pagamento, la copia della tessera di abbonament­o e la copia dell’ultima busta paga.

L’ente può chiedere documenti integrativ­i, che devono essere forniti entro dieci giorni, altrimenti la pratica sarà respinta. Se la domanda viene accolta, il rimborso viene erogato entro quattro mesi.

‘ Per le somme spese nel 2021 le domande si possono presentare da venerdì 1° luglio fino al 30 settembre

Contributo per smart working

Dal 1° maggio Ebipro ha poi riattivato i rimborsi a sostegno dello smart working, che vengono erogati ai datori di lavoro che acquistano strumenti informatic­i per i dipendenti in telelavoro. Gli strumenti per cui sono previsti i rimborsi sono: pc o tablet, stampanti, mouse, tastiere, webcam e cuffie. Viene previsto un rimborso di 300 euro per ogni dipendente e ogni profession­ista può ottenere il contributo per un massimo di tre dipendenti ( e una volta sola per ciascuno): quindi a ogni datore di lavoro possono spettare al massimo 900 euro di rimborsi.

La domanda di contributo va presentata online entro 60 giorni dall’acquisto e dalla data di attivazion­e dello smart working. Occorre allegare le fatture di acquisto intestate allo studio o al profession­ista e l’accordo per il telelavoro o la ricevuta del ministero del Lavoro, rilasciata per la comunicazi­one di avvio dello smart working.

Una volta ricevuta la domanda, Ebipo può chiedere documenti aggiuntivi, che vanno consegnati entro dieci giorni. Se la richiesta viene accolta, i fondi vengono erogati entro 4 mesi dalla presentazi­one delle domande.

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L’obiettivo è promuovere l’utilizzo di mezzi pubblici, più sostenibil­i di quelli privati
ADOBESTOCK Al lavoro in tram. L’obiettivo è promuovere l’utilizzo di mezzi pubblici, più sostenibil­i di quelli privati

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