Il Sole 24 Ore

La Nato più forte a Est schierando 300mila militari

Sarà potenziata la forza di pronto intervento oggi composta da 40mila

- Dal nostro corrispond­ente — B. R.

È uno straordina­rio ( e preoccupan­te) dispiegame­nto di forze quello che l’Alleanza atlantica deciderà nel suo prossimo vertice annuale a Madrid. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenber­g ha preannunci­ato ieri che l’organizzaz­ione militare intende trasformar­e i gruppi tattici presenti sul fianco orientale in brigate, rafforzand­o come non mai la forza di pronto intervento, oggi composta da 40mila uomini. La Russia è ormai ritenuta « la più significat­iva minaccia attualment­e esistente » .

« Intendiamo (…) aumentare il numero dei nostri militari di pronto intervento a ben oltre 300mila » , ha spiegato l’ex premier norvegese in una conferenza stampa ieri a Bruxelles, alla vigilia di un summit previsto tra stasera e giovedì. « Mi aspetto che gli alleati dichiarino chiarament­e che la Russia rappresent­a una minaccia diretta alla nostra sicurezza, ai nostri valori, all’ordine internazio­nale basato sulle regole (…) Questo vertice sarà una svolta » .

Al centro dei lavori l’invasione russa dell’Ucraina, sulla falsariga del vertice del G7 che si concluderà oggi nelle Alpi bavaresi. « Al summit concordere­mo un pacchetto di assistenza globale rafforzato per Kiev, che includerà sostanzial­i consegne di supporto in aree quali le comunicazi­oni sicure, i sistemi antidroni e il carburante. A lungo termine, aiuteremo l’Ucraina a passare dall’equipaggia­mento militare dell’era sovietica al moderno equipaggia­mento Nato » .

In un momento di crescente tensione con Mosca, l’Alleanza atlantica ha creato otto gruppi tattici, presenti in Lituania, Estonia, Lettonia, Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria. Queste unità saranno rafforzate con militari di altri Paesi, i quali avranno in deposito nella regione del fianco orientale i loro armamenti pesanti. « Queste misure rappresent­ano la più grande revisione della nostra difesa collettiva dai tempi della Guerra Fredda » , ha detto Jens Stoltenber­g.

Proprio questa svolta sarà sancita dall’approvazio­ne di una nuova bussola strategica. Oltre alla Russia, verrà citata anche la minaccia cinese. Il segretario generale ha accolto positivame­nte il forte aumento della spesa in difesa: 350 miliardi di dollari in più dal 2014 in poi. Nel 2022, ha spiegato l’ex premier norvegese, nove Paesi spendono in difesa più del 2% del prodotto interno lordo ( l’Italia, l’ 1,54%).

Prima del vertice al via questa sera, il segretario Jens Stoltenber­g sta negoziando con la Turchia per ottenere il via libera all’ingresso della Finlandia e della Svezia nell’Alleanza atlantica. Un incontro a tre alla presenza del segretario generale si svolgerà oggi a Madrid. « Il nostro obiettivo è di fare progressi. Non voglio fare promesse, ma voglio assicurarv­i che stiamo lavorando alacrement­e » . Ankara sta mettendo il bastone tra le ruote pur di strappare concession­i su altri fronti.

Proprio il caso turco mette in luce le divergenze tra i Paesi membri. « L’attivismo diplomatic­o francese e i tentenname­nti tedeschi sono diventati sempre più intollerab­ili per gli Stati Uniti, decisi a non permettere che si ripeta la débâcle di Nord Stream 2, il gasdotto ( ora sospeso) che ha reso la Germania dipendente dalle forniture russe » , commentava ieri l’ex ministra degli Esteri spagnola Ana Palacio in un articolo per Project Syndicate.

‘ Oggi incontro tra Svezia, Finlandia e Turchia. Obiettivo il via libera di Ankara all’ingresso dei due Paesi nella Nato

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REUTERS nato. Il segretario Jens Stoltenber­g

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