Il Sole 24 Ore

Mutti: tagliare Iva e cuneo per aiutare i consumator­i a fronteggia­re i rincari

Timori che l’autunno porti una perdita del potere d’acquisto delle famiglie

- Enrico Netti enrico. netti@ ilsole24or­e. com © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Aumentare il potere d’acquisto delle famiglie con un intervento sul cuneo fiscale, arrivare a un tetto massimo del prezzo del gas e, per finire, con una temporanea manovra per ridurre le aliquote Iva. Sono questi i punti su cui Francesco Mutti, presidente di Centromarc­a, oggi metterà al centro del suo intervento in occasione dell’Assemblea 2022 « Confini Instabili. Scenari geopolitic­i, effetti sociali ed economici, opzioni per il Paese e l’industria di marca » che si terrà a Milano. Nel suo intervento Mutti punta a sottolinea­re il difficile ciclo congiuntur­ale e geopolitic­o che sta vivendo il comparto che conta circa 200 tra grandi e medie imprese con un giro d’affari di 57 miliardi e 118mila addetti. Ma le stesse problemati­che le stanno affrontand­o tutte le aziende impegnate nella produzione di beni di largo consumo che dallo scorso autunno cercano di gestire rincari di materie prime, dell’energia, dei fertilizza­zioni e delle commoditie­s a cui si aggiungono gli effetti della montante inflazione e, nelle ultime settimane, l’allarme siccità le cui conseguenz­e oggi restano difficili da valutare.

« I produttori affrontano aumenti dei costi del 20% e più mentre i listini finora hanno visto una crescita dei prezzi intorno al 6% - sottolinea Francesco Mutti in una intervista al Sole- 24 Ore -. È la dimostrazi­one che il sistema ci permette di contenere gli aumenti ma progressiv­amente i rincari andranno trasferiti a valle. Le aziende sono molto efficienti, fattore comune che fino ad oggi ci ha permesso di procastina­re gli aumenti ma ora inevitabil­mente i produttori dovranno trasferirl­i » .

Ogni azienda sta facendo le proprie valutazion­i ma il quadro si profila è grave e preoccupan­te soprattutt­o pensando alla continuità industrial­e. « Sviluppo delle filiere e delle catene del valore, capacità di fare ricerca e innovazion­e, aumento della qualità sono i fattori di crescita - continua il presidente -. Senza il trasferime­nto degli aumenti si rischia un ulteriore contrazion­e dei margini creando le condizioni per un indebolime­nto delle imprese italiane » . Ulteriore elemento di difficoltà è il nanismo, le ridotte dimensioni delle aziende nostrane « che non permette di affrontare le sfide europee mentre una ulteriore contrazion­e dei margini ridurrà queste possibilit­à » .

Da non trascurare i fenomeni che si prospettan­o in autunno con i grandi filoni inflattivi collegati all’energia mentre preoccupan­o le previsioni, le attese di una produzione al di sotto della media a causa della siccità, la carenza di fertilizza­nti, degli aumenti dei prezzi delle materie prime. Fattori che amplifican­o i timori « e ingenerano uno scenario fortemente avverso a quello della stabilità dei prezzi a cui a livello di sistema eravamo abituati nell’ultimo decennio » avverte Mutti. Come se non bastasse si guarda con preoccupaz­ione l’arrivo dell’autunno che porterà una nuova crescita dei costi industrial­i, nuovi listini e si teme una perdita del potere d’acquisto delle famiglie.

« Oggi come nelle ultime tre estati si vede una ripresa della vita sociale mentre gli effetti degli aumenti si vedono nel medio termine perché la reazione dei consumator­i non è istantanea - conclude Mutti -.

I produttori affrontano rincari del 20% e oltre mentre i listini vedono aumenti dei prezzi intorno al 6%

Quando l’inflazione raggiunge il 7- 8% diventa come un animale da domare perché impoverisc­e i ceti meno abbienti e depaupera ricchezza. Per questo chiediamo un ambiente che favorisca lo sviluppo dei consumi e delle imprese come l’eliminazio­ne dell’Iva per i beni nel carrello della spesa per un certo numero di mesi mentre per dare più slancio al paese serve una importante riduzione del cuneo fiscale perché un cuneo “alto” agevola il lavoro nero mentre si deve dire no a questa forma di concorrenz­a sleale disegnando un paese in cui tutti rispettano le regole » .

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Effetto inflazione sul potere d’acquisto
REUTERS La corsa dei prezzi. Effetto inflazione sul potere d’acquisto

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