Il Sole 24 Ore

Avanti tutta con screening e cure più vicine ai malati

- Oggi al Senato

Puntare sulla prevenzion­e come strategia di lungo periodo con screening a tappeto investenne­lla diffusione della diagnostic­a avanzata e migliorand­o anche la capacità di analisi dei laboratori di tutte le regioni. Con il Servizio sanitario nazionale che dovrebbe convergere verso una medicina del territorio potenziata e più vicina al cittadino, come prevede del resto il Pnrr.

Sono queste alcune delle riflession­i che emergono dallo studio realizzato dall'Istituto per la Competitiv­ità ( I- Com) insieme a Sanofi nell’ambito del progetto « Prevenzion­e e gestione del paziente oncologico » , un ciclo di tre incontri con l'obiettivo di accendere un faro sull'importanza di un accesso equo e precoce a diagnosi e cure per tre patologie oncologich­e: il carcinoma cutaneo non melanoma, quello polmonare e quello mammario. Lo studio sarà presentato oggi al Senato nel corso di un evento organizzat­o su iniziativa della senatrice e membro della commission­e Igiene e Sanità Maria Domenica Castellone ( M5S).

Il report sottolinea anche quanto sia importante ottenere una mappatura completa ed efficace delle patologie oncologich­e attraverso i Registri tumori, realizzand­o anche un « National Health Prevention Hub » insieme al modello predittivo per la vigilanza dei Livelli essenziali di assistenza, al quale si lavora già da anni, all'interno del Piano nazionale della cronicità. Inoltre, sebbene gli spazi di manovra siano ancora ampi, lo studio riconosce lo sforzo significat­ivo che è stato fatto e che ha portato allo stanziamen­to di risorse per la diagnostic­a, per le terapie e per la creazione di un fondo per il « Next generation sequencing » , reso struttural­e dall’ultima manovra e che si auspica possa diventare una piattaform­a di lancio per arrivare a una routine diagnostic­a con una copertura da parte dei Lea attraverso il nomenclato­re tariffario.

Lo studio infine fa il punto sulle caratteris­tiche principali, sui dati epidemiolo­gici e sui principali fattori di rischio per ciascuna delle tre patologie oncologich­e. Nello specifico i tumori della pelle colpiscono ogni anno tra i 2 e i 3 milioni di persone nel mondo: si tratta di patologie che hanno un effetto sociale ed econo

Vanno resi operativi i Registri dei tumori e realizzato anche un « National Health Prevention Hub »

mico non indifferen­te. Quanto al carcinoma al polmone, è la seconda neoplasia più frequente negli uomini ( 15%) e la terza nelle donne ( 6%). In particolar­e, per la popolazion­e maschile è stata nel 2021 la prima causa di morte per tumori con una stima di 23.100 decessi, mentre è la terza in quella femminile. Inoltre, lo studio si concentra sulla prima causa di morte per tumore nelle donne, il cancro alla mammella, che in Italia solo nel 2020 è stato diagnostic­ato circa 55mila volte, per un totale di oltre 830mila donne che attualment­e ci convivono.

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