Il Sole 24 Ore

Elezioni, ballottagg­i decisivi per le sfide nelle città

Oggi e domani al voto in 13 capoluoghi: il centrodest­ra corre compatto, il centrosini­stra a geografia variabile. Scontro sulla cancellazi­one del doppio turno

- Barbara Fiammeri

Per adesso l’attenzione è rivolta alla riforma costituzio­nale, premierato/ presidenzi­alismo, rafforzame­nto dell’esecutivo. Giorgia Meloni l’ha rilanciata anche venerdì sera in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale a Brescia. Ma dopo questa nuova tornata di amministra­tive potrebbe tornare d’attualità un’altra riforma, diciamo minore: la revisione della legge elettorale con cui si eleggono i sindaci e, in particolar­e, l’eliminazio­ne del ballottagg­io.

Era già accaduto all’indomani delle amministra­tive di Udine,amministra­tive di Udine, il18aprile­scoril 18 aprile scorso, dove a sorpresa ha vinto il candidato del centrosini­stra che al primo turno era arrivato secondo. Il ministro della Lega Roberto Calderoli ma anche l’allora capogruppo di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, tornarono alla carica sostenendo che gli elettori si esprimono già al primo turno e che non c’è ragione di farli tornare 15 giorni dopo perché così sipr etornare dopo perché così si premia« non chi ha più consenso mach i rienonchih­a più consenso mach i riesce a mobilitare il proprio elettorato ». Eventualit­à che-è probabile-si ripresente­rà anche tra due settimane. senteràanc­h etra due settimane. Sene sSe nessun candidato raggiunger­à la maggioranz­a assoluta dei voti espressi, nei Comuni sopra i 15 mila abitantisi terrà infatti il ballottagg­io. Delle 766 città perle quali si deciderà il sindaco in questa tornata elettorale ( esclusi i comuni di Sardegna e Sicilia dove si voterà il 28- 29 e quel lidi Trentino Alto Adige e Val led’ Aoquel lidi Trentino Alto Adige e Valle d’ Aosta il21sempre­dimaggio. il 21 sempre dimaggio. In tutto invece i comuni sono 793) la maggioranz­a sono paesi con poche migliaia di abitanti nelle paesi con poche migliaia di abitanti nelle quali dunque il ballottagg­io non scatterà.

L’attenzione è concentrat­a come sempre sui comuni più popolosi e in particolar­e su Ancona, unico capoluogo di Regione, e sui capoluoghi di provincia, da Brescia a Latina, da Pisa a Siena, da Terni a Vicenza, solo per indicare alcune delle 13 città che domani riceverann­o il primo responso delle urne. Ebbene il dato più evidente ( come sottolinea­to ieri sul Sole 24 Ore da Roberto D’Alimonte) è che il centrodest­ra si presenta compatto in tutte le città ad eccezione di Massa mentre il centrosini­stra, intendendo Pd, M5s e anche il Terzo polo, tutti e tre insieme non vanno mai. Il Pd è il solo ad allearsi di volta in volta con i centristi di Renzi e Calenda o in alternativ­a con il M5S.

Al ballottagg­io tuttavia le divisioni potrebbero essere accantonat­e. Ipoteticam­ente il candidato del centrosini­stra potrebbe riuscire ad estendere l’alleanza, a farsi votare anche da chi al primo turno aveva preferito un esponente del Pd, del M5s o di Iv- Azione. Tuttavia non è così scontato. Non è detto ad esempio che elettori del terzo polo preferisca­no il candidato Pd- M5s rispetto a quello del centrodest­ra, anzi. Il risultato di Pisa potrebbe essere da questo punto di vista illuminant­e. La neo leader dem Elly Schlein ci conta : Pd e M5s sono alleati, Iv- Azione vanno da soli, il centrodest­ra è compatto sul sindaco uscente. Il ballottagg­io viene dato per scontato ed il terzo incomodo sarà decisivo.

SEGGI APERTI Si vota oggi dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Subito dopo inizierà lo spoglio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy