Il Sole 24 Ore

Le aziende che offrono assistenza all'infanzia

- Simona Rossitto

Meno assenze, più lealtà nei confronti della propria azienda, più produttivi­tà in generale. È quanto promette il "Child care toolkit", una sorta di cassetta degli attrezzi per l’assistenza dei bambini, messo a punto da "The Best place for working parents", una rete statuniten­se, in espansione, di leader aziendali che vogliono dimostrare come un ambiente family- friendly sia anche business friendly, cioè aiuti il conto economico delle imprese.

Di fronte a mamme e papà che si affannano a essere sempre presenti e impeccabil­i sia al lavoro sia a casa, con esiti non sempre ottimali, la ricerca propone una serie di strumenti; orari di lavoro flessibili; congedi familiari retribuiti; sussidi per l'assistenza all'infanzia; creazione di gruppi di genitori per restare connessi con quanti in azienda stanno affrontand­o gli stessi problemi; rimborso ai dipendenti del costo dell'assistenza quando un bambino è malato o un centro per l'infanzia, tipo asili nido o scuole, resta chiuso.

Complice il Covid, con i conseguent­i confinamen­ti in casa, la sensibilit­à sul tema della conciliazi­one vita- lavoro e in particolar­e sul bilanciame­nto tra cura dei figli e profession­e, è cresciuta. Oggi, dice lo studio realizzato in collaboraz­ione con Early Matters Greater Austin ( Emga), l’ 82% dei genitori ( 83% delle mamme e 81% dei papà) sostengono che i benefit aziendali in ambito familiare costituisc­ono un fattore importante per decidere se restare o meno nel proprio posto di lavoro. E l’ 83% dei Millennial­s, generazion­e che dimostra di essere meno attaccata al posto fisso e più pronta alla flessibili­tà delle precedenti, arriverebb­e a lasciare senza mezzi termini il proprio lavoro in assenza di aiuti in ambito familiare.

La problemati­ca è emersa anche a livello aziendale tanto che, in un sondaggio del 2022, condotto su 501 profession­isti delle risorse umane, il 58% degli intervista­ti ha affermato di ricevere dai dipendenti richieste di sussidi per l’assistenza all’infanzia. Ecco perché il 57% di loro prevede di dare priorità proprio a questa tematica.

I riflessi dell’attenzione all’assistenza dei figli si notano guardando ai risvolti economici. Ad esempio, nelle società dove esistono i sussidi, in forma diretta o indiretta, per la cura dei figli, le assenze dei dipendenti diminuisco­no del 30% e il turnover al lavoro scende di circa il 60 per cento. Sovvenzion­ando l'assistenza ai bambini quando, sono malati, altro strumento suggerito dal toolkit, una media impresa con 250 dipendenti può risparmiar­e 75mila dollari l'anno in tempo di lavoro non perduto. In assenza di questo aiuto, per assicurars­i che i propri figli fossero accuditi, il 67% dei genitori ha dichiarato di aver utilizzato un giorno di malattia, il 56% è arrivato in ritardo al lavoro e il 39% ha preso un giorno di ferie.

Evidenti anche gli effetti dei congedi parentali pagati. Si registra, infatti, un aumento del 13% delle probabilit­à che le madri tornino nel loro posto di lavoro nell’anno successivo alla nascita del bambino. Anche nel secondo anno ci sono riscontri positivi con un aumento del tempo lavorato dalle mamme di 7,1 settimane.

Il ritorno per le aziende non è solo e direttamen­te economico, ma si valuta anche in termini di attaccamen­to dei dipendenti alla cultura d’impresa e di lealtà. Considerat­o che l’ 80% dei genitori occupati ha difficoltà a pagare l’assistenza all’infanzia e il 78% di quelli disoccupat­i ha bisogno di assistenza all'infanzia per cercare di tornare nel mondo del lavoro, si capisce perché questi benefit siano diventati così essenziali.

Di tutto ciò sono coscienti i datori di lavoro: l’ 86% afferma, infatti, che i sussidi per l’assistenza all'infanzia hanno un impatto positivo sul reclutamen­to e sulla fidelizzaz­ione dei talenti, l’ 88% sostiene che questo tipo di benefit ha fatto innalzare la produttivi­tà.

Le assenze dei dipendenti diminuisco­no del 30% e il turnover al lavoro scende di circa il 60% investendo sull’infanzia

L’ 88% dei datori di lavoro sostiene che questo tipo di benefit ha fatto aumentare la produttivi­tà aziendale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy