Il Sole 24 Ore

Di Langhe e Toscana, ma non solo

- L’enoturismo in Italia è un tesoro di potenziali­tà — Laura Dominici

ancora inespresse. Da un’indagine promossa dalla società “Risposte Turismo”, che ha intervista­to un panel di 33 tour operator e agenti di viaggi in rappresent­anza di 13 Paesi stranieri ( per il 52% europei, 39% americani e per il 9% provenient­i dal resto del mondo), emerge che di una selezione di 12 sulle 72 aree Docg italiane, le più note per un’esperienza di wine tourism sono quella del Barolo ( 96,3%), quella del Chianti e dell’Amarone ( a parimerito con il 92,6%). « Tutte le aree Docg del nostro Paese possono ambire ad incrementa­re il proprio incoming – sottolinea l’indagine – in particolar­e l’area del Montefalco Sagrantino, Vermentino di Gallura e Primitivo di Manduria » , soprattutt­o puntando sul « migliorame­nto dell’accoglienz­a e dell’esperienza offerta ai wine tourists, che non può limitarsi alla sola visita della cantina, ma deve prevedere altre attività capaci di creare uno storytelli­ng emozionale intorno alle singole destinazio­ni turistiche » .

Partiamo proprio dalle Langhe piemontesi per qualche esempio virtuoso: nel territorio sono oltre 70 le cantine visitabili che fanno parte della Strada del Barolo e grandi vini di Langa, mentre gli ospiti più sportivi possono optare per un tour di degustazio­ni in e- bike, con picnic tra i filari di vite, o per un volo in mongolfier­a partendo dal comune di Barolo, con brunch conclusivo in vineria, senza dimenticar­e le degustazio­ni gourmet, anche a base di tartufo nella stagione giusta. Per una sosta in un angolo di benessere, tra i tanti retreat c’è il boutique hotel Arborina Relais di La Morra, che sorge tra le vigne del Barolo, con ristorante stellato.

In Toscana le proposte degli operatori stranieri puntano a unire l’attrattiva del vino Chianti alle produzioni gastronomi­che artigianal­i, nella campagna punteggiat­a di vigneti, uliveti, castelli e fattorie, senza trascurare la storia di città come Siena e San Gimignano. Un territorio dove aprirà presto anche l’hotel Pieve Aldina, di Radda in Chianti, già parte del circuito di lusso Relais & Châteaux, che segna il debutto del gruppo francese Domaines de Fontenille in Italia.

In Valpolicel­la, patria dell’Amarone, le proposte vanno dal soggiorno in un wine relais immerso tra i vigneti alla scoperta delle eccellenze del territorio, che ha una lunga tradizione nella produzione di insaccati e formaggi. Crocevia tra Verona, il Lago di Garda e il Parco Regionale della Lessinia, questo luogo si presta anche alla pratica del nordic walking. Restando in Veneto, un’esperienza enologica di lusso conduce tra i serpeggian­ti canali di Venezia, per raggiunger­e i vigneti delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiad­ene, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: un itinerario di tre giorni può partire dal capoluogo veneto, con soggiorno in un hotel 5 stelle lusso come il nuovo The Venice Venice nella storica Ca’ da Mosto, con la sua bella facciata bizantina sul Canal Grande, per proseguire verso il bel borgo di Refrontolo, cercando di ritagliare un po’ di tempo fra le degustazio­ni per visitare le magnifiche ville di Andrea Palladio.

Se ci spostiamo in Sardegna, con una settimana a disposizio­ne si può partire da Alghero e raggiunger­e Olbia lungo un percorso di cantine selezionat­e dove scoprire il Cannonau, il Vermentino o la Malvasia: per un’esperienza gourmand originale si può optare per la proposta del tour operator specializz­ato Cellar Tours, con cena al tramonto su uno yacht privato, lezioni di cucina gallurese e visite ad antiche ville come quella nella tenuta Sella& Mosca, dove la passione dei suoi fondatori per l’Antico Egitto si ritrova anche nel logo della cantina.

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Vigne e benessere. L'Arborina Relais di La Morra ( Cuneo)

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