Turismo, disdette al 10% ma la costa ha reagito: « Pronti per la stagione »
Federalberghi: timori di cali negli arrivi da Germania, Austria e Svizzera
Una certa preoccupazione per un calo degli arrivi da Germania, Austria e Svizzera a causa « di una fuorviante informazione che ha portato a un 10% di disdette da quella regione a cui si è aggiunta qualche disdetta arrivata dall’Italia per i periodi di luglio e agosto che sicuramente recupereremo » racconta Patrizia Rinaldis, presidente Federalberghi Emilia- Romagna. Per quanto riguarda gli arrivi dai mercati chiave di Germania e Austria si sta lavorando insieme a Enit, Apt e Regione al varo di una campagna di comunicazione per quei mercati di lingue tedesca in vista delle vacanze di Pentecoste. Per quei paesi rappresenta un lungo break di 2 settimane e la Romagna è pronta ad accogliere gli ospiti come sempre. È andata meno bene la scorsa settimana quanto del disdette sono arrivate al 50% solo per l’impossibilità di raggiungere le località della riviera. Da ieri le spiagge sono in piena efficienza sia per quanto riguarda le aree attrezzate che per ristoranti e chioschi. È stato superato il momento critico e sempre da ieri le mail hanno ripreso ad arrivare negli hotel con richieste per il periodo clou tra luglio e settembre. « Il 70% del Pil della provincia di Rimini è legato al turismo, si tratta di circa 5 miliardi di cui oltre 2 per Rimini e Riccione » ricorda la presidente Federalberghi Emilia- Romagna.
« Ci sono state alcune disdette, ma la stagione non è a rischio, la costa romagnola è pronta ad accogliere i turisti e questo potrà aiutare la ripartenza di tutto il territorio visto l’apporto che il settore porta all’economia ed alla occupazione nella Regione. Gli operatori del turismo sulla costa, fortunatamente meno coinvolta dall’alluvione dei giorni scorsi, hanno già provveduto a risistemare gli arenili - conferma Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Confindustria Alberghi -. L’industria dell’ospitalità sta vivendo un dramma di enormi proporzioni ed è necessario l’aiuto del Governo con tutti gli strumenti necessari e utili a favorire una rapida ripartenza di tutto il sistema produttivo dell’area » .
Oggi è un’altra giornata di allerta rossa per criticità idraulica nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì- Cesena e Rimini con il timore che si aggravi la situazione nelle aree interne e lungo l’appennino tosco- emiliano dove il maltempo e il dissesto hanno colpito duramente mettendo una ipoteca sull’esito della stagione estiva.
Mete e attrazioni come il delta del Po, le saline di Cervia e all’interno i percorsi dell’outdoor dal cicloturismo al 22 “cammini” tra cui la via Francigena e altri dieci nelle aree dell’entroterra romagnolo, sono stati colpiti. « Gli enti territoriali con la Protezione civile stanno monitorando i percorsi appenninici » sottolinea Emanuele Burioni, direttore Apt Emilia Romagna. Le aree interne sono un polo attrattivo per gli appassioni del cicloturismo che trovano ospi
Al via una campagna di comunicazione di Regione, Enit e Apt per i mercati esteri di lingua tedesca
talità nei 43 hotel certificati sulla costa che diventano ben 120 alberghi con una offerta dedicata ai biker di circa 8mila camere a cui si aggiungono gli agriturismo e le altre forme di ospitalità diffusa. La voglia di ripartire è al massimo e domani si svolgerà a Riccione una grande festa in piazza per la fondazione dell’associazione Riccione Bike Hotels con 500 ospiti in arrivo da tutto il mondo. Una manifestazione promossa dai Bike hotels della cittadina senza dimenticare che l’Emilia Romagna è la terza regione italiana, dopo Veneto e Lombardia, più amata dai cicloturisti con proposte cicloturistiche per tutto il territorio.
« Le province più colpite sono quelle di Ravenna e Forlì con pesanti difficoltà a raggiungere le aree interne a causa di frane e smottamenti - aggiunge Chiara Astolfi, direttore di Visit Romagna -. Tutti i musei hanno riaperto e oggi ( ieri per chi legge
l’ultimo è stato quello il Museo internazionale della ceramica a Faenza » . La situazione è a macchia di leopardo perché a causa delle frane non sono ancora stati ripristinati i collegamenti della viabilità ordinaria creando non pochi problemi per raggiungere le aree interne.