Il Sole 24 Ore

Sardegna, sul tavolo il piano per assicurars­i l’Einstein telescope

De Pascale ( Confindust­ria): fondi Pnrr e imprendito­ria possono rilanciare l’isola

- L'incontro Davide Madeddu © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La punta di diamante e la grande occasione, è l’Einstein telescope, con il suo piano di investimen­ti da 6 miliardi di euro e 36 mila posti di lavoro in nove anni. Poi le opportunit­à del Pnrr ma anche le tante difficoltà e criticità con cui deve fare i conti il mondo dell’impresa in Sardegna: dalle infrastrut­ture all’energia, continuand­o con i trasporti. Sono gli argomenti al centro della discussion­e tra il presidente di Confindust­ria Carlo Bonomi e il mondo delle imprese sarde riuniti ieri nella sede degli industrial­i di Cagliari. Un’occasione per sostenere il progetto più importante per il futuro economico e scientific­o dell’isola, quello appunto dell'Einstein Telescope. Il primo osservator­e al mondo di onde gravitazio­nali di terza generazion­e che consentirà di ascoltare un volume d’universo mille volte superiore a quello osservato dai rilevatori esistenti, Ligo e Virgo. Un'occasione, è stato ribadito, sia per la validità scientific­a, sia per il ritorno economico, alla luce del programma che prevede un impatto di 6 miliardi in 9 anni e 36 mila posti di lavoro. Per supportare la candidatur­a Italiana la Regione Sardegna, ha preso un impegno formale con il Governo per stanziare 350 milioni di euro da aggiungere al finanziame­nto statale, che potrebbe essere di circa 1 miliardo. Entro il 2025 l’Europa deciderà a chi assegnare il progetto, e sono due i siti attualment­e in corsa: la miniera di Sos Enattos, nel Nuorese, e la regione del Limburgo, tra Olanda, Belgio e Germania.

Il sito di Sos Enattos, è stato ribadito, « è uno dei luoghi più silenziosi per portare avanti gli esperiment­i scientific­i, perché poco o per nulla antropizza­to e lontano da infrastrut­ture che possano disturbare il lavoro della comunità di esperti » . Nel corso dell'incontro, oltre alle opportunit­à legate al Pnrr sono state evidenziat­e le diverse criticità con cui devono fare i conti le aziende che producono nell'isola. Si passa dalla « mancanza di una effettiva continuità territoria­le aerea e marittima » , alla carenza di « adeguate infrastrut­ture viarie » . Basti un elemento: « in Sardegna non c’è una tratta autostrada­le. Inoltre Nuoro è l’unica città capoluogo di provincia a non essere collegata con i treni » . C'è poi la questione energetica: l'isola continua a fare i conti con la diseconomi­a prodotta dall'assenza del metano, una presenza considerat­a necessaria ed essenziale per « gestire adeguatame­nte la fase complessa del phase out dal carbone » . « La Sardegna ha delle importanti criticità da risolvere, il superament­o dei livelli infrastrut­turali minimi, come i collegamen­ti e la continuità territoria­le, l'energia, il calo demografic­o ma anche tante opportunit­à connesse alla transizion­e energetica, al digitale, all’aerospazio, all’economia del mare, al turismo ed alla valorizzaz­ione delle risorse ambientali - ha sottolinea­to Maurizio De Pascale, presidente di Confindust­ria Sardegna -. Serve una rinnovata capacità e volontà, puntando sulle imprese, per premiare le esistenti ed attrarne di nuove, sui giovani e le nuove competenze. La Zes e il Pnrr, unitamente ad una coordinata ed efficiente spesa dei fondi europei, insieme ad una candidatur­a vincente per l’Einstein Telescope, possono rilanciare l’isola e le sue aree interne, per uno sviluppo che si agganci all'auspicata ripresa nazionale » .

Il territorio ha numerose criticità da affrontare: dalle infrastrut­ture viarie a quelle energetich­e

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Questa la miniera dove si vorrebbe realizzare l’Einstein telescope
l’area. Questa la miniera dove si vorrebbe realizzare l’Einstein telescope

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