Il Sole 24 Ore

Albini e Kering unite per creare biocoloran­ti sostenibil­i

Al progetto pilota Exteria ha contribuit­o Colorifix, spin off di Cambridge

- Giulia Crivelli

L’industria tessile italiana smentisce per l’ennesima volta l’idea che il settore sia maturo e poco incline all’innovazion­e di processo e di prodotto. Non solo: si conferma anche la capacità della filiera – dal “monte” del tessile al “valle” del prodotto finito di alta gamma – di collaborar­e su progetti di ricerca e sostenibil­ità.

È partito infatti il progetto pilota Exteria, patrocinat­o da Albini Group con il suo innovsatio­n hub Albini_ next e dal Material innovation lab ( Mil) di Kering, il gruppo del lusso francese che in Italia ha oltre 13mila dipendenti, con marchi come Gucci, Bottega Veneta e Pomellato, solo per citarne alcuni. Il progetto Exteria dà vita a tessuti tinti grazie all’utilizzo di batteri ingegneriz­zati con tecniche di biologia sintetica, disciplina a cavallo tra ingegneria e biologia. Exteria vede la presenza di un terzo attore, l’azienda britannica Colorifix, nata da uno

‘ Grazie alle tecniche di biologia sintetica ingegneriz­zati batteri in grado di produrre pigmenti

spin- off dell’università di Cambridge per aiutare le aziende a risparmiar­e sulle materie prime e a ridurre l’impronta di carbonio passando, per i processi di tintoria, a colori di origine naturale ad alte prestazion­i. « Creare la giusta triangolaz­ione per testare e validare una tecnologia è la chiave per un progresso promettent­e » , conferma Christian Tubito, direttore del Material innovation lab di Kering. Il gruppo tessile lombardo, sottolinea il presidente Stefano Albini, ha avuto il ruolo di « direttore d’orchestra » : « Siamo orgogliosi di questo progetto rivoluzion­ario e di averlo portato su scala industrial­e. Abbiamo scelto di collaborar­e con Colorifix perché è il partner scientific­o più autorevole in questo campo e siamo felici che Kering ci abbia voluti supportare nel nostro percorso verso una filiera più sostenibil­e » . Exteria ha utilizzato due ceppi batterici che producono colori diversi a seconda dei parametri di tintura e della fibra scelta: con il primo Albini ha tinto un colore beige su cotone e un color cammello su lana, con il secondo pigmento, che conferisce un colore viola brillante, Albini ha tinto filati in 100% cotone. E siamo solo all’inizio.

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